Buona Pasqua da Patti24
Meno male che, ciclicamente, ci sono le feste a “farci allargare il cuore” e a farci fare una sosta nel tran tran quotidiano, infarcito, spesso, solo di incertezze, ansie, paure, fallimenti. Pasqua è la festa della vita che vince la morte, non solo quella fisica, ma anche quella spirituale, che – a prescindere dal credo – non ci permette di dare un senso a tutto ciò che fa parte di noi stessi e non ci fa gustare la bellezza dell’esistenza, andando oltre le difficoltà, i turbamenti, le incomprensioni, le delusioni.
E’ la festa della meraviglia, perché il “sepolcro è vuoto”, esperienza unica e irripetibile nella storia dell’umanità e speranza, anzi certezza, per chi ha il dono della fede. E’ la festa della luce che promana dal Risorto, una luce che rischiara le tenebre delle nostre oscurità, dei nostri compromessi, delle nostre deleghe, dei nostri rinvii, delle nostre irresponsabilità.
E’ la festa della vittoria sul male, in tutte le sue forme, sul “non senso”, sulla rassegnazione. E’ la festa che ci impedisce di ripetere, fatalisticamente, “ormai”, e che, al contrario, ci apre alla novità perenne.
Complicato applicare tutto questo alla società di oggi, dove le tenebre, sotto varie forme, sembrano avere il sopravvento, dove vige la legge dell’”homo homini lupus”, dove il futuro appare denso di fosche nuvole e di inestricabili insicurezze, dove desideriamo la pace e facciamo la guerra, dove abbiamo sete di relazioni autentiche e ci chiudiamo in noi stessi, dove c’è tanto bisogno che ciascuno faccia la propria parte e, al contrario, si tira indietro, dove la vita in tutte le sue forme viene costantemente attaccata e la morte sembra avere l’”ultima parola”, dove il covid – era il ritornello dell’epoca – avrebbe dovuto renderci tutti più buoni e, invece, pare averci abbrutito ancor di più.
Come già evidenziato in occasione del Natale, ancora una volta abbiamo tanto bisogno di sentirci ripetere “auguri”, non come semplice tradizione o quasi “dovere”, ma proprio come sprone a “risorgere”, a dare un senso nuovo alla vita, propria e degli altri, come anelito e, al tempo stesso, impegno ad essere testimoni di bellezza e di stupore.
Tutti ardiamo dal desiderio di una vita piena di senso e, magari, il più delle volte, non sappiamo dove cercarlo per poterlo trovare. La Pasqua ci ricorda che il senso vero di tutto è la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male. Crediamoci e tutto si rivelerà più semplice e l’esistenza quotidiana, pur tra mille difficoltà e imprevisti, sarà intrisa di un senso veramente nuovo.
Auguri !
Nicola Arrigo per Patti24
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