PATTI – Italia Nostra Presidio Nebrodi. Urgente provvedere al restauro del dipinto su tela raffigurante la Madonna col Bambino tra le Sante Rosa da Lima e Caterina da Siena di proprietà dell’Ipab
Italia Nostra Presidio Nebrodi ha inviato oggi una nota alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina e, per conoscenza, al Commissario Straordinario del Conservatorio Santa Rosa di Patti e agli Assessorati Regionali ai Beni Culturali ed al Turismo, richiamando l’attenzione dell’Ente nuovamente sull’urgenza, divenuta ormai improcrastinabile, di provvedere al restauro del dipinto su tela raffigurante la Madonna col Bambino tra le Sante Rosa da Lima e Caterina da Siena, di proprietà dell’Ipab di Patti, segnalata e sollecitata dall’Associazione all’Ente regionale nel febbraio 2022.
L’urgenza di restaurare il dipinto nasce dalle condizioni di grave degrado in cui versava il dipinto già al momento del sopralluogo effettuato da Italia Nostra presso i locali dell’Ipab nel febbraio dello scorso anno, condizioni aggravatasi ancor di più oggi, a distanza di un anno, che mettono in serio pericolo il dipinto che rischia sempre più di subire danni irreparabili e che merita, invece, di essere salvato.
Si tratta, a parere di Italia Nostra, che con la sua segnalazione ha riportato alla luce una pagina importante della storia artistica e religiosa locale del passato, di un dipinto di grande interesse storico-artistico di notevoli dimensioni, di autore ignoto, risalente presumibilmente alla fine del XVII secolo, impreziosito da una fastosa cornice barocca, che oggi si trova collocato impropriamente nei locali dell’Ipab, dove giace dal 1995, da quando, cioè, ebbero inizio i lavori di ristrutturazione dei locali dell’Ente e il quadro venne trasferito dalla adiacente Chiesetta di Santa Febronia, dove si trovava originariamente, alla sua attuale collocazione.
Ma ripercorriamone la storia. A Patti è stato da sempre molto sentito il culto di Santa Rosa da Lima, suora domenicana appartenente al terzo ordine vissuta dal 1586 al 1617, molto conosciuta per l’assistenza profusa nei confronti dei bambini e degli orfani bisognosi.
Da ricerche di archivio sulla originaria collocazione del dipinto risulta che nel 1673, a seguito di un terremoto che ne distrusse la sede il “Conservatorio delle Orfane” venne trasferito dal quartiere Pollini al quartiere San Bartolomeo, accanto al Seminario, dove il vescovo del tempo costruì una chiesa dedicata a Santa Rosa da Lima. Qui fu posto il quadro della Santa, come risulta dall’inventario redatto il 5 settembre 1744. Nel 1801 la chiesa fu abbandonata e il Conservatorio trasferito nell’odierno fabbricato, accanto alla Villa comunale, a fianco della chiesetta dedicata a Santa Febronia, già preesistente, dove il dipinto venne collocato nella cantoria e vi rimase fino a metà degli anni novanta quando presero avvio i lavori di ristrutturazione della Chiesa e di tutto il complesso del Conservatorio Santa Rosa.
Il quadro fu in tale occasione spostato nei locali dell’Ente e tra il 1995 e il 2007 furono avanzate dall’Ipab, che, quale Ente proprietario ha l’obbligo della conservazione e tutela, richieste di finanziamento regionale per il restauro del dipinto tramite codesta Soprintendenza, senza alcun esito positivo.
Dopo oltre quindici anni Italia Nostra Presidio Nebrodi, venuta a conoscenza lo scorso anno del dipinto e consapevole del grave stato di degrado in cui versava, lo ha segnalato alla Soprintendenza di Messina per un urgente sopralluogo e una nuova richiesta di finanziamento alla Regione per il suo restauro, che, purtroppo, ancora una volta, non è stata accolta.
Italia Nostra Presidio Nebrodi, pertanto, nella considerazione che un patrimonio così prezioso, appartenente al nostro territorio, di indubbio valore storico–artistico, non possa rischiare di essere irrimediabilmente rovinato e cancellato dalla nostra memoria storica chiede alla Soprintendenza ai Beni Culturali, sezione storico-artistica, di riproporre l’inserimento del restauro del dipinto anche nei programmi di spesa dell’Ass.to Reg. le ai Beni Culturali inerenti l’esercizio finanziario 2023 nell’auspicio che l’stanza possa essere finalmente accolta e il dipinto possa essere al più presto recuperato e restituito alla fruizione della cittadinanza nella chiesetta di Santa Febronia, sua precedente collocazione, aperta ancora oggi al culto dei fedeli.
Italia Nostra, tuttavia, nel timore che ancora una volta la richiesta di finanziamento possa non avere esito positivo, fa appello anche ad eventuali Enti pubblici e privati, Fondazioni, Associazioni Culturali, Club Services e privati cittadini sensibili alla tutela del nostro prezioso patrimonio culturale, per sostenere, almeno in parte, le spese relative a interventi di restauro di somma urgenza, sotto la supervisione della Soprintendenza, relativi prioritariamente alla messa in sicurezza del dipinto, per fermarne il degrado.
L’Associazione, inoltre, intende attuare una serie di iniziative di sensibilizzazione sull’importanza di tale dipinto, promuovendo anche un apposito convegno, alla presenza di studiosi di storia locale e storici dell’arte, per portare alla luce un importante pagina della storia del nostro territorio anche sotto il profilo artistico e, nel contempo, intende continuare a monitorare e sollecitare, con specifiche iniziative, il restauro di tale bene, così prezioso per il patrimonio culturale e religioso del territorio comunale.
Redazione da comunicato stampa
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