PATTI – Incontro del “Festival della Filosofia” sulla libertà individuale. Coinvolto anche il Liceo
“Discorso e cittadinanza: dalle antiche alle nuove libertà” è stato il tema dell’ultimo incontro del “Festival della Filosofia”, promosso da Tyndaris-Agorà Filosofica -, che ha coinvolto pure il Liceo “Vittorio Emanuele III”, diretto dalla professoressa Marinella Lollo.
Sul tema complesso della libertà individuale si sono soffermati Giuseppe Giordano, professore ordinario di Storia della Filosofia dell’Università di Messina, e Rosella Faraone, professore associato di Storia della Filosofia e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, sempre dell’ateneo peloritano.
Il professore Giordano ha approfondito la differenza tra il concetto di “libertà di” , così come intesa dagli antichi, rispetto al principio di “libertà da” proprio dei moderni,soffermandosi sul “Discorso sulla libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni” di Benjamin Constant: “Distinzioni di forte attualità – ha sottolineato – che ancora oggi, come nel 1819, possono restare inavvertite o troppo poco considerate e che segnano, piuttosto, la differenza tra il mondo moderno rispetto al passato”.
Il sistema rappresentativo della democrazia, così come l’attenzione all’individuo, sono, infatti, scoperta recente e hanno segnato una netta differenziazione tra libertà pubblica, limitata nel mondo moderno alla sovranità di poter solo abdicare a se stessa, e libertà privata che, invece, nel mondo antico, era assoggettata all’autorità dell’insieme.
Attraverso la disamina del testo di Hannah Arendt, “Vita activa”, che seguì di pochi anni la pubblicazione de “Le origini del totalitarismo”, la professoressa Faraone ha evidenziato, invece, come “a dimensione della vita attiva passi attraverso l’agire politico e di come proprio il linguaggio renda l’uomo un essere politico”.
Centrale, dunque, è il rapporto tra logos e politeia, che ha costituito il filo conduttore degli appuntamenti del Festival della Filosofia e che culminerà, durante il prossimo anno scolastico, nelle produzioni degli studenti che hanno partecipato al ciclo di incontri.
“La natura dell’uomo si radica nell’incontro tra individui che si riconoscono come pari – ha aggiunto la professoressa Faraone – e se l’attività lavorativa da’ soddisfazioni alla vita biologica, caratterizzata dalla ciclicità, è la dimensione della vita politica che offre l’opportunità di comprendere il modo di essere degli uomini, identici in quanto uomini, ma diversi nella loro specificità, dimostrazione tangibile di come la filosofia non sia semplice speculazione teoretica, ma renda gli uomini capaci di agire confrontandosi e riconoscendosi nella reciproca alterità”.
Nicola Arrigo
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