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Si è concluso anche il 4° modulo PON-FSE dal titolo “Robotica e coding” sviluppato dagli esperti Francesco Lo Re e Pietro Rizzo con il supporto della docente tutor, professoressa Antonia Vento, che ha coinvolto alunni del Liceo “Vittorio Emanuele III”, diretto dalla professoressa Marinella Lollo. I partecipanti hanno acquisito elementi di coding (scratch) e robotica, anche attraverso lo sviluppo del pensiero computazionale con la presentazione e la risoluzione di problemi. 

Essi hanno appreso come, dato un problema, attraverso la programmazione, si possa arrivare alla sua soluzione; come si possa scrivere un algoritmo, usando flowchart e pseudocodice.

Dopo aver scritto in pseudocodice le istruzioni per specificare le attività che si voleva far svolgere ai robot Lego MindStorms Ev3, in dotazione della scuola e precedentemente costruiti, gli alunni, suddivisi in gruppi, si sono dedicati alla programmazione dei robot, usando il linguaggio di programmazione a blocchi fornito dalla Lego. Attraverso tale linguaggio è stato possibile gestire i motori, il movimento, il display, il suono e i sensori. Ogni gruppo ha concluso la propria attività con un’esibizione del robot costruito, sulla base della programmazione effettuata.

“Il corso – sottolinea soddisfatta la dirigente Lollo –  ha avuto, in sintesi, lo scopo di far provare ai ragazzi un primo approccio con il mondo della robotica attraverso la costruzione e conseguente programmazione di robot Lego della serie Mindstorm. I ragazzi, dopo aver costruito le varie forme che il modello in questione offre, si sono cimentati nello studio in primis dei movimento dei motori e poi dei sensori così da capirne la logica di funzionamento. Quindi si è iniziato a provarne le funzionalità attraverso la programmazione per far compiere ai robot azioni per cosi dire banali ma che dietro hanno una logica programmatica importate”. “I risultati – conclude la dirigente Lollo – sono stati abbastanza soddisfacenti, anche perchè i ragazzi si sono molto divertiti a utilizzare questi strumenti che aiutano a mescolare insieme studio e gioco”.

Nicola Arrigo