PATTI – Polo Didattico Decentrato Università di Messina. Procedura arbitrale finalizzata al recupero dei crediti dei Comuni inadempienti.
Nuovo capitolo della lunga telenovela riguardante la sottoscrizione della convenzione per la costituzione di un Polo Didattico Decentrato dell’Università degli Studi di Messina – Facoltà di Giurisprudenza – con un accordo di programma, stipulato nell’anno 2010, fra tutti gli enti interessati, vale a dire l’Università di Messina, il Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi, e diversi comuni dell’hinterland.
In quella fase venne sottoscritto il prospetto di riparto delle spese da suddividere tra tutti gli enti e le istituzioni partecipanti.
L’accordo di programma venne firmato il 12 febbraio 2010. Il pagamento venne fissato entro il mese precedente di ogni anno della scadenza fissata in due soluzioni, tuttavia, dal 2014, nonostante i ripetuti solleciti, i comuni non hanno versato le quote di compartecipazione per gli anni dal 2010 al 2013.
L’11 dicembre 2014, il sindaco pro tempore di Patti venne autorizzato dall’esecutivo a procedere nei confronti degli enti facenti parte del suddetto Polo Didattico Decentrato per recupero delle somme. L’avvocato che rappresenta il comune di Patti ha comunicato adesso che è opportuno procedere alla nomina di un arbitro per rappresentare e difendere in giudizio le ragioni dell’ente davanti al Collegio arbitrale.
In tal senso, la giunta comunale ha autorizzato il sindaco Mauro Aquino alla nomina di un arbitro per l’attivazione della procedura arbitrale finalizzata, appunto, al recupero dei crediti vantati.
Riepiloghiamo brevemente i fatti. Con l’accordo di programma si fissava, come detto, la quota di compartecipazione di ciascun ente sottoscrittore, per gli anni 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013. Con la suddetta convenzione, l’Università riconosceva al comune di Patti, quale contributo finanziario, una somma pari al novanta per cento della prima rata alla stessa versata dagli studenti frequentanti le attività didattiche e curriculari previste dalla convenzione.
Il comune di Patti, con riferimento alla propria quota di compartecipazione e a quella degli enti che hanno provveduto al versamento della loro quota, nel rispetto dell’accordo sottoscritto, ha provveduto a pagare parte dei docenti che hanno svolto lezioni negli anni accademici di riferimento. Tanti altri comuni, invece, hanno disatteso gli accordi e, fino ad oggi, non hanno risposto all’appello.
Vani sono stati, infatti, i vari solleciti da parte del comune pattese capofila che, alla fine, è stato costretto ad affidare la pratica ad un legale per il recupero delle somme. I comuni in questione sono Falcone, Sinagra, Ficarra, Oliveri, Piraino, Tripi, Gioiosa Marea, Torrenova e Sant’Agata Militello.
Nicola Arrigo
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