PATTI – Covid-19. Tornano le file per fare i tamponi sia in ospedale che in laboratori privati.
Ci eravamo disabituati a vedere file di auto all’ospedale di Patti per i tamponi drive in, ci eravamo disabituati a sentire “bollettini” di positivi, il covid sembrava cominciare ad essere un triste ricordo, che sì ci ha profondamente segnato ma che ormai era solo nel “bagaglio” della mente, in attesa di essere del tutto rimosso. Invece, improvvisamente, eccoci di nuovo qui a “vedere” le macchine in fila, tamponi quotidiani in gran numero – sia in ospedale che in laboratori privati -, curva epidemica che sale costantemente con “numeri” che tornano a creare ansia e preoccupazione.
Non si può certo dire che fosse una realtà impensabile, ma, indubbiamente, nessuno riteneva si potesse riperdere la serenità e guardare con apprensione al futuro, specie quello immediato.
E’ facile, in questo frangente, puntare il dito su questa o quella occasione, su questo o su quel posto di ritrovo (Patti Marina in primis). Sicuramente un fondo di verità c’è, perché troppo presto, pure a Patti, si è ritenuto fosse arrivato il momento del “liberi tutti”, ma additare l’indice a destra e a manca non aiuta a “costruire”.
L’unica strada, a questo punto, per “resistere” e provare ad uscire dalla nuova, preoccupante situazione, è quello di “remare” tutti insieme verso un obiettivo comune, soprattutto rispettando, tutti, le regole che ormai ci sentiamo ripetere da un anno e mezzo e che, bisogna ammetterlo, non sempre sono state adeguatamente messe in pratica.
Così come – se è vero come sottolineato alcuni giorni fa dal sindaco Mauro Aquino che ci sono e saranno intensificati – i controlli, così tanto sulla bocca di tutti, il più delle volte per denunciarne la mancanza o l’inadeguatezza, devono giocoforza essere più costanti e “senza pietà” verso chi pensa di fare di testa propria. Purtroppo, spesso c’è bisogno del “pugno duro”, perché diversamente regna l’anarchia assoluta, che, poi, va a scapito di tutti, anche e soprattutto di chi si sforza di rispettare pedissequamente le regole e, troppe volte, è costretto a “pagare” mancanze altrui. E poi permane il nodo dei vaccini, visto che Patti registra ancora una percentuale fin troppo bassa ed evidentemente gli appelli continui non riescono a “smuovere” chi è fermo nelle proprie idee.
Non ci sono, a nostro avviso, altre “ricette”, anche perché, a breve, riapriranno gli istituti scolastici e riprenderanno tante attività. Se si vuole ritrovare la serenità perduta, non si vogliono “vedere” file di macchine all’ospedale, ascoltare dati allarmanti sui contagi, dover ricorrere più volte al tampone, rapido o molecolare che sia, non ci sono alternative: come direbbero i Tre Moschettieri “Tutti per uno, uno per tutti” !
Nicola Arrigo
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