PATTI – Mostra per celebrare l’80° anno dall’istituzione della Regia Scuola Media intitolata a Vincenzo Bellini.
Una “storia lunga” 80 anni, una storia che ha segnato fortemente la vita e l’istruzione di pattesi e non e che ancora continua, sempre incisiva, fedele alla tradizione ma aperta all’innovazione. La “Notte per la Cultura ha accolto al suo interno la suggestiva mostra realizzata per celebrare l’ottantesimo anno dall’istituzione della Regia Scuola Media intitolata a Vincenzo Bellini, oggi facente parte dell’Istituto Comprensivo n. 3 “Lombardo Radice” di Patti, diretto dalla dottoressa Antonina Milici.
I locali della cripta di Sant’Ippolito sono stati il teatro dove i visitatori hanno avuto modo di entrare in un’atmosfera coinvolgente, accolti dagli alunni Chiara Biondo, Arianna Grasso, Maria Teresa Napoli e Chiara Panzalorto e dalla “mascotte” Andrea Greco, che hanno svolto, con serietà ed impegno, la funzione di cicerone, illustrando i vari trofei, cimeli, documenti, strumenti, memorie della prima scuola media cittadina.
Già all’ingresso era esposto il logo del progetto Erasmus plus Beecome, realizzato dagli alunni dell’istituto, che è stato scelto per rappresentare le sei nazioni che hanno aderito all’attività conclusasi nell’anno scolastico 2020/2021. Proseguendo, ecco il quadro con il quale la scuola ha vinto il primo premio all’interno di un concorso internazionale svoltosi nella città di Sanremo. E poi un altro quadro, realizzato invece all’interno di un concorso Caritas – Miur ottenendo anche in questo caso il primo posto in occasione all’inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza del Ministro dell’Istruzione Giannini e del Presidente della Repubblica Mattarella.
Tramite i trofei, i documenti e le foto i visitatori hanno poi potuto rivivere i momenti emozionanti legati alle vittorie ottenute dalla scuola in ambito sportivo: primo posto nazionale conquistato dalla squadra di basket femminile nel 1995 e primo posto nazionale ottenuto dalla squadra di calcio maschile nel 1983.
Ancor più carichi di fascino si sono rivelati i vecchi faldoni contenenti i documenti risalenti ai primi anni di attività della scuola “Bellini”, tra cui il primo registro dei verbali e le pagelle scolastiche di alunni che da adulti sono diventati, a loro volta, docenti ed alcuni presidi della stessa scuola. Documenti accompagnati dalle foto in bianco e nero, alcune delle quali ritraevano la prima preside dell’istituto, la professoressa Amalia Mangiò.
Molti sono stati gli oggetti esposti che hanno attirato l’interesse dei visitatori a partire dai quadri realizzati dagli alunni nel corso degli ultimi anni, tele oggi appartenenti alla pinacoteca della scuola.
Curiosità hanno suscitato alcuni oggetti facenti parte dello storico laboratorio scientifico della scuola “Bellini”, quali la collezione sottovuoto di alcune piante, insetti, crostacei, animali, rettili, oppure la serie di alambicchi unitamente agli elementi chimici che venivano utilizzati per piccoli esperimenti didattici o ancora il radiometro di Crookers per gli esperimenti sulla luce, o, infine, un’antica macchina con la quale si poteva produrre elettricità.
Il “saluto” era affidato ad un giradischi d’epoca che diffondeva un breve stralcio delle “Bucoliche” di Virgilio, consentendo di sentire il suono affascinante di una puntina su un vecchio disco di vinile.
La mostra è stata realizzata e coordinata della Dirigente Antonina Milici, che si è avvalsa del supporto degli insegnanti Giuseppe Pizzardi, Maria Antonietta Colloca, Rosetta Di Nardo e Sandro Musarra.
Nicola Arrigo
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