PATTI – “Aretè”. Mancata attivazione risonanza magnetica al ”Barone Romeo” e non solo, all’attenzione dei dirigenti.
Non ha perso tempo il neo presidente di “Aretè”, comitato per la tutela dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti (che, costituitosi nell’ottobre 2020, ad oggi conta ben 4070 membri), Carmelina Lipari, che, a pochi giorni dall’inizio del suo mandato, ha inviato una nota al Direttore Generale e Direttore Sanitario dell’Asp Messina dottor Bernardo Alagna, e per conoscenza al Direttore Sanitario dell’ospedale di Patti dottore Franco Catalfamo e al sindaco del comune di Patti Mauro Aquino.
Nella nota, il presidente invita la Direzione Generale ”a voler fornire, intanto, informazioni in merito alla mancata attivazione della risonanza magnetica che è disponibile al “Barone Romeo” di Patti già dall’anno 2018 ma non è mai stata utilizzata malgrado gli esosi costi di manutenzione che lo strumento diagnostico comporta”.
Si tratta di un quesito già più volte posto da Aretè e adesso reiterato così come un altro interrogativo: “Desideriamo capire – incalza Carmelina Lipari – perchè non ci sia la reperibilità ortopedica dopo le ore venti e nei giorni festivi e cosa si possa fare per ovviare a questa criticità che potrebbe configurare il reato di interruzione di pubblico servizio, allo stesso modo della mancata riapertura dello stesso reparto, così come imposto dalla legge”.
“Non abbiamo mai ricevuto risposta in merito a ciò che lamentiamo – incalza il comitato attraverso il suo presidente -. Il comitato ha cercato, fino ad oggi, dialogo e collaborazione, anche facendosi sentire vicino a questa Azienda sanitaria attraverso piccole ma simboliche donazioni. Di contro non ha mai ricevuto risposte, né formali né sostanziali”.
Infine, Carmelina Lipari pone l’accento su un’altra questione rilevante, vale a dire “l’imbarazzante situazione dei ritardi nelle prenotazioni degli esami diagnostici, le cui liste d’attesa superano spesso l’anno, soprattutto nei casi in cui anche il ritardo di qualche settimana potrebbe rivelarsi fatale per il paziente”.
Considerato, pertanto, che a tutt’oggi il comitato non ha ricevuto alcuna delle risposte tanto attese, nella nota si preannuncia “il ricorso imminente alla magistratura ordinaria e contabile per cercare verità e giustizia”.
In conclusione, Carmelina Lipari, auspicando che, comunque, possano arrivare le risposte da chi di competenza, si dichiara disponibile ad un confronto telematico con il dottore Alagna.
Nicola Arrigo
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