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PATTI – Giornata della Pace. Vincitori e articoli del concorso “La pace fa notizia” dell’Azione Cattolica Ragazzi della diocesi.

PATTI – Giornata della Pace. Vincitori e articoli del concorso “La pace fa notizia” dell’Azione Cattolica Ragazzi della diocesi.
Febbraio 04
17:01 2021

Come da noi riportato in un precedente articolo, alla Giornata della Pace, promossa ed organizzata nella diocesi di Patti dall’Azione Cattolica Ragazzi, di cui è responsabile Elisa Bellone, coadiuvata da Elena Sofia Randazzo, era collegato un concorso riservato ai gruppi parrocchiali, chiamati a scrivere, prendendo spunto alla tematica generale “La pace fa notizia”, un articolo giornalistico,  con titolo ad effetto e  impaginazione, sul tema “In che modo oggi possiamo fare la nostra parte per realizzare la pace ?”

Riportiamo di seguito gli articoli che un’apposita giuria ha ritenuto meritevoli rispettivamente del primo e secondo posto, scritti dai ragazzi della parrocchia “Maria Santissima Assunta” di Alcara Li Fusi  e della parrocchia “Santa Maria delle Grazie” di Castel di Lucio.

I ragazzi si mobilitano per trovare la giusta soluzione in un tempo in cui il mondo soffre

Scoperto il vaccino della Pace!

L’ACR ha trovato il rimedio contro l’indifferenza.

Sono giorni pieni di caos.      
Tutta la terra sta soffrendo a causa di una pandemia mondiale. Un virus ha attaccato gli esseri umani e l’indifferenza sembra aver preso il controllo del pianeta. Le persone litigano tra loro, ognuno pensa solo a sé stesso e non ci si accorge più degli altri. Gli anziani sono stati abbandonati, i poveri sono stati lasciati agli angoli delle strade. Gli adulti discutono per banalità e nessuno si interessa del bene comune. I bambini non fanno più il girotondo e i parchi giochi sono vuoti e silenziosi. Nessuno si preoccupa più dell’ambiente, quindi sporcizia e rifiuti stanno riempiendo le strade. Non ci si stringe più la mano, non ci sono più gli abbracci ma solo tanta distanza. Sembra quasi la fine del mondo!
Ma ecco che in un freddo pomeriggio di gennaio, alcuni ragazzi si ritrovano ad incontrarsi in una videochiamata e ricordano con gioia un avvenimento speciale che vivevano ogni anno proprio nello stesso periodo: la Festa della Pace!  
La marcia, i canti, la gioia dello stare insieme, sembrano lontani momenti del passato.           
Ma ecco che arriva un’idea straordinaria!  
Subito si mettono al lavoro, preparano dei piccoli biglietti colorati e li riempiono di messaggi ricchi di speranza e di amore. “Armati” di mascherina, guanti e igienizzante, ognuno di loro comincia a camminare per il proprio quartiere. Dentro la cassetta delle lettere di ogni famiglia mettono i bigliettini colorati e suonando il campanello gridano “Viva la pace”.         
All’improvviso ogni quartiere sembra riscoprire una nuova allegria, suoni, colori, risate.         
Ed ecco che arriva la Festa, domenica della Pace, domenica di gioia. I ragazzi, increduli, quella mattina, affacciandosi alla finestra, scoprono una meraviglia. Ogni balcone ha un lenzuolo colorato, sembra quasi un arcobaleno. Pensano che sia impossibile che dei piccoli bigliettini potessero cambiare il mondo, ma in realtà non si erano resi conto che le persone non desideravano tanto ma solo riavere un pizzico di speranza, quella che i ragazzi erano riusciti a donare.        
Ma un lenzuolo era diverso dagli altri, bianco e semplice sembrava non volesse dir niente, ma in realtà vi era una scritta sopra: “Grazie, il vostro pensiero mi ha fatto sentire meno solo”. 
Era il lenzuolo di un anziano signore che abitava nella via e forse il suo era il regalo più bello della giornata.
La Pace la si costruisce ogni giorno, la si costruisce donando speranza, affetto, presenza. La si costruisce donando la gioia! Ecco il segreto per combattere l’indifferenza. Ecco il segreto per realizzare la PACE!

I ragazzi e gli educatori ACR della Parrocchia Maria Santissima Assunta di Alcara li Fusi          
Istituto Comprensivo “G. Marconi” – sede di Alcara li Fusi


Una videochiamata da urlo!!! È scoppiata la PACE

Domenica 24 gennaio alle ore 10:00, abbiamo ricevuto una videochiamata di gruppo, un fatto del tutto inaspettato, erano i nostri educatori ACR che con fare misterioso ci hanno chiesto: “cari ragazzi, che cos’è per voi la pace? Avete solo due minuti per pensarci.” Qualcuno ha abbandonato la chiamata, ma i più coraggiosi, i temerari sono rimasti e ognuno ha cominciato a scrivere nella chat il proprio pensiero, dobbiamo dire la verità, qualche mamma, ignara dei microfoni accesi, suggeriva…

I nostri educatori sono rimasti veramente sorpresi, nonostante fosse domenica mattina e qualcuno era ancora assonnato, sono usciti fuori dei bellissimi pensieri che adesso vogliamo condividere con tutti voi lettori!!! I più piccoli hanno scritto che la pace è un diritto di ogni bambino, è giocare ed essere gentili con tutti nel rispetto della diversità, gioia,  amore, libertà, serenità, unione,  felicità, volersi bene,  perdono,  speranza di un mondo migliore, pace è stare bene con tutti anche se professano un’altra religione o appartengono ad un’altra cultura, la pace è saper chiedere scusa.

Qualche bambino che si era svegliato all’alba, aveva già la lucidità per esprimere pensieri poetici: la pace è un grande sorriso che abbraccia il mondo, è una stretta di mano, è come i baci della mamma, è un’alleanza di popoli. La più piccola del gruppo, anche lei super sveglia, ha esclamato: “la pace è Dio”! e qui… standing ovation.

Gli educatori, non ancora soddisfatti, ci hanno proposto di riflettere su come vivere la pace in questo tempo di pandemia e qui sono intervenuti quelli più grandi, i cosiddetti 12-14, che uniti e concordi, hanno esposto la loro tesi: “vivere la pace in questo tempo è difficile ma non è impossibile, è un sogno, ma vale la pena sognarlo, la pace la possiamo costruire innanzitutto rispettando le regole, prendendoci cura degli altri senza mai giudicarli, mostrando dei sorrisi anche attraverso un semplice schermo, stando vicino a chi soffre, perché è proprio vero che siamo stati, siamo e saremo tutti nella stessa barca e uniti nella preghiera possiamo vincere questa battaglia e tornare a sorridere insieme”.

La videochiamata è stata bella e adesso vogliamo impegnarci a mettere in pratica tutto quello che ci siamo detti! PROVATECI ANCHE VOI!

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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