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PATTI – Resoconto della dott.ssa Zampino sulle attività dell’Associazione Missionaria Internazionale

PATTI – Resoconto della dott.ssa Zampino sulle attività dell’Associazione Missionaria Internazionale
Dicembre 21
08:00 2020

Da alcuni anni la dottoressa pattese Antonietta Zampino presiede l’Associazione Missionaria Internazionale, dopo aver trascorso tanto tempo in Eritrea.

Un’associazione che da anni è impegnata a servizio dei diseredati, dei poveri, degli emarginati e che spesso riceve “aiuto” anche da tante comunità, gruppi, associazioni, singole persone della diocesi di Patti.

In prossimità delle festività natalizie, “dopo che la pandemia ci ha fatto toccare con mano quanto siamo fragili e dipendenti gli uni dagli altri”, la dottoressa fa un breve resoconto delle attività dell’associazione da lei presieduta.

Esprime, intanto, la gioia perché “in Tanzania hanno conseguito la laurea altre tre ragazze povere che, assieme alle 22 laureate precedentemente, adesso avranno in futuro.

Inoltre, dopo essere rimasta bloccata in Italia da febbraio a giugno, a causa della pandemia, la dottoressa Rosa è tornata all’ospedale di Bukumbi e adesso può continuare a curare e donare speranza ai bambini e alle famiglie malate di Aids”.

“In Eritrea” – prosegue Antonietta Zampino – le famiglie dei bambini sostenuti hanno ricevuto il denaro per continuare a sperare, nonostante il dittatore abbia approfittato del covid 19, lì praticamente esistente, per isolare il paese ancora di più.

Bloccati i trasporti, chiuse le scuole e le chiese e la gente costretta per spostarsi in città ad usare il carrettino tirato dal mulo, mentre nei villaggi vivono del poco raccolto e dell’aiuto che viene dall’estero”.

L’Associazione è operante pure in India, “dove – spiega la dottoressa Zampino – le missionarie e lo staff del dispensario di Cochin hanno cercato di curare i malati cronici fornendo le medicine essenziali per la loro vita e nel nord hanno fornito gli aiuti per i bisogni primari”. Ovviamente, tante le attività pure in Italia: “E’ stata preparata la casa di di Fognano per l’accoglienza di nuovi richiedenti asilo. A novembre sono arrivate tre donne eritree con quattro bambini, tramite i corridoi umanitari. Adesso queste famiglie cominciano a vedere una nuova luce”.

L’augurio che Antonietta Zampino fa è quello di “provare insieme a costruire il grande puzzle della solidarietà in tutto il mondo, a vincere l’eclissi della prossimità, per dire che mio fratello mi interessa, che il razzismo non si deve diffondere, che i diritti primari dell’uomo, come il diritto alla salute, al pane quotidiano, al lavoro, siano rispettati ovunque”.

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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