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PATTI – Tindari, concerto e…. ordinari disservizi

PATTI – Tindari, concerto e…. ordinari disservizi
Settembre 05
17:50 2020

Davvero una bella serata quella vissuta venerdì, al teatro antico di Tindari, dove Gilda Buttà al pianoforte e Luca Pincini al violoncello hanno proposto “Absolutely Ennio Morricone”, omaggio al grande maestro recentemente scomparso.

Abbiamo, però, ricevuto le rimostranze di alcune persone “salite” al “sacro colle” per assistere all’atteso appuntamento, scaturite da due “amare constatazioni”, che riportiamo così come ci sono state riferite.

La prima concerne il pagamento del “gratta e sosta” nel parcheggio di Locanda, specie per chi è arrivato con largo anticipo a Tindari, volendosi magari “gustare” le bellezze del luogo o mangiare qualcosa prima di prendere posto nel teatro.

“Non è per la cifra in sé – ci ha scritto una delle tante persone che ha pagato – ma per il fatto in sé, sono arrivata alle 20.15 ed ho dovuto pagare fino alle 22. Possibile che chi va a Tindari per assistere ad uno spettacolo debba pagare la sosta ? A mio avviso non è corretto”. Giriamo il quesito a chi di competenza, anche perché, di recente, la questione dei posteggi a pagamento a Locanda era stata oggetto di una nota della direzione del Santuario. 

Il secondo input alla protesta è stato “offerto” alla fine del concerto. “Un fatto gravissimo – ci ha segnalato un’altra partecipante che, senza mezzi termini, definisce quanto…registrato “una vergogna” – perché le navette che dal parcheggio degli Ulivi portano a Locanda erano stracolme e le persone stipate come polli in gabbia. E le norme di sicurezza ? Ancor più grave che chi avrebbe dovuto sorvegliare ed intervenire, faceva finta di nulla”. “Io – conclude l’interessata – non sono salita sulla navetta, e come me tanti altri, ed ho preferito scendere a piedi”. Anche in tal caso, abbiamo riportato la “lamentela” così come ci è stata esposta. 

Bellissima e coinvolgente – e non poteva essere diversamente -, quindi, la musica, molto meno il “contorno”. Purtroppo, a Tindari, non è una novità !

Nicola Arrigo

 
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