LIBRIZZI – Ufficio Postale. L’amministrazione comunale richiede il ripristino dell’apertura giornaliera.
Con un’ulteriore missiva, inviata ai vertici di Poste Italiane S.p.A, ai responsabili territoriali ed , anche, al Prefetto di Messina, l’Amministrazione comunale di Librizzi – guidata dal sindaco Renato Di Blasi – ha richiesto il ripristino dell’apertura giornaliera dell’Ufficio Postale del centro collinare.
A seguito dei provvedimenti posti in essere per il contenimento della diffusione epidemiologica da Covid-19, la locale filiale di Poste Italiane ha espletato il proprio servizio al pubblico, e continua a farlo, nelle sole giornate di Martedì, Giovedì e Sabato.
Nonostante l’allentamento delle misure restrittive e la normalizzazione del servizio nei comuni limitrofi, la turnazione a Librizzi non è stata modificata e, pertanto, l’Amministrazione comunale , facendosi carico e portavoce delle “ numerose segnalazioni e proteste effettuate dai cittadini “ – come scrivono nella suddetta nota – chiede l’immediato ripristino della normale attività giornaliera dell’ufficio postale .
“ Tale situazione, evidenziano i firmatari, provoca non pochi disagi alla comunità , composta prevalentemente da anziani, i quali sono costretti a concentrare qualsiasi operazione nei pochi giorni di apertura, creando di fatto file all’esterno dell’ufficio . Si crea, pertanto, il rischio di assembramenti che non consentono neppure di mantenere il distanziamento sociale . Inoltre, la fila che ne scaturisce e che si forma lungo la via Roma , strada carrabile di collegamento, rappresenta un rischio per l’incolumità delle persone in attesa.
L’Amministrazione comunale, in chiusura, procede facendo anche notare che il territorio è sprovvisto di sportelli bancari , situazione che costringe l’utenza a rivolgersi per qualsiasi operazione all’ufficio che, peraltro, dista 15 Km dal territorio del Comune di Librizzi.
Quindi, in rappresentanza della collettività, onde evitare ulteriori disagi e seri rischi in relazione alla sicurezza sanitaria e stradale , ritenendo alcuni cittadini che la scelta aziendale di poste italiane possa configurare anche reato di interruzione di pubblico servizio, rinnoviamo la richiesta del ripristino dei normali servizi”
Sara Gaglio
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