PATTI – Al Centro storico ruderi a 1 euro, ma i proprietari se li tengono stretti
L’iniziativa “Case a 1 euro” lanciata pochi mesi fa dall’amministrazione comunale sembra non stia riscuotendo il successo sperato.
Se da un lato sono in parecchi coloro che vorrebbero investire sulla zona vecchia della città, dall’altro nessuno dei proprietari appare intenzionato a disfarsi dei vecchi ruderi.
È ciò che emerge dai numeri in possesso di Palazzo dell’Aquila: oltre cento le richieste di acquisizione a fronte di due sole disponibilità a cedere i ruderi.
A conti fatti i possessori degli immobili, per lo più fatiscenti, non mostrano alcuna intenzione di cedere le loro proprietà e allo stesso tempo le mantengono in uno stato a dir poco indecoroso, impedendo qualsiasi progetto di rilancio del centro storico e tarpando le ali a quegli investitori disposti a creare una rete turistico-ricettiva o a favorire nuovi insediamenti abitativi nella zona più antica e affascinante della città.
Ma la situazione potrebbe cambiare molto presto: al Comune sembra si stiano predisponendo parecchie ordinanze di messa in sicurezza volte ad imporre ai proprietari l’eliminazione di situazioni di degrado e pericolosità.
Un giro di vite sul quale il sindaco Aquino non intende fare passi indietro: «In caso d’inerzia – ha dichiarato – non esiteremo ad eseguire in danno le operazioni di messa in sicurezza e a trasmettere alla Procura la notizia di reato, trattandosi di inosservanza di un ordine della pubblica autorità».
Ma nonostante i ripetuti annunci, il pugno di ferro più volte mostrato dall’amministrazione comunale non ha mai sferrato un colpo, «a causa – si è giustificato Aquino – dell’errato convincimento che non fosse necessario ricorrere alle maniere forti e che fosse sufficiente sollecitare il senso civico della gente».
Lo stesso senso civico di cui la città sembra purtroppo essere rimasta orfana. A questo punto ben vengano le ordinanze, nella speranza che non si decida di relegarle nelle ultime pagine dell’agenda politica locale. In ballo c’è la riqualificazione e il rilancio di un centro storico pieno zeppo di tesori sepolti sotto le macerie dell’indifferenza e del pressapochismo.
Redazione