PATTI – Progetto innovativo per la filiera del luppolo made in Italy.
L’Azienda Agraria dell’ISTITUTO “BORGHESE-FARANDA” diretto dalla Dott.ssa Francesca Buta, annessa alla sede associata di via Trieste, 42 – PLESSO AGRARIO – SETTORE TECNOLOGICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” ubicata nel Comune di Patti (ME) in c/da Rasola è considerata un laboratorio pluridisciplinare per eccellenza per la vasta gamma di esperienze alla ricerca di colture alternative.
L’ultimo progetto che sta mettendo in essere è la sperimentazione della produzione del Luppolo (“Humulus lupulus” è questo il nome attribuitogli dai botanici) dalla coltivazione alla fabbricazione della birra.
Il Luppolo è una pianta che può regalare grandi soddisfazioni a patto che si sappia prendersene cura seguendo scrupolosamente tutti i procedimenti utili a farla crescere e fiorire come merita.
Le caratteristiche pedoclimatiche dell’azienda permettono la coltivazione del Luppolo che richiede tecniche colturali articolate e complesse di una vera e propria coltura industriale. Esige, infatti, un’efficiente e continua gestione delle acque per l’irrigazione, la gestione coordinata e puntuale degli interventi fitosanitari, la gestione e manutenzione degli impianti di coltivazione fino alla complessità della raccolta. Quest’ultima prevede una campagna labour intensive e dotata di macchinari e ancora di più nella fase di conservazione e trasformazione, per essiccazione a calore o trasformazione in pellet o in essenza.
Le ragioni di questa sfida di innovazione nascono dalla significativa crescita del settore di produzione della birra, trainato dal movimento entusiasmante dei birrifici artigianali.
In effetti, per chi non lo sapesse, il Luppolo è da sempre presente in Italia in forma selvatica, quindi, perché non accettare la sfida della realizzazione di una produzione che potrebbe assicurare un’alta redditività all’Azienda e una decisiva competitività del prodotto sul mercato globale.
La coltivazione del luppolo richiede inoltre la realizzazione di un impianto specifico che consenta alle piante di potere vegetare in altezza (si possono sviluppare fino a 7 metri) ed in larghezza, nelle ideali condizioni di aerazione, senza eccessi di umidità ed in terreni fertili e ben drenati; condizioni che consentono alle piante di raggiungere la loro massima produttività.
Nel caso specifico, l’impianto, progettato dagli stessi docenti del Borghese-Faranda, è stato ottenuto tramite una tensostruttura costituita da robusti pali in acciaio, stabilizzati nel terreno con plinti in calcestruzzo e collegati tra loro da cavi e fili di acciaio tenuti in tensione da appositi ancoraggi infissi nel terreno. La zona dell’impianto è stata delimitata attraverso la posa in opera di gabbioni metallici attraverso i quali viene garantito il perfetto drenaggio del terreno di coltivazione, la cui composizione fisico-chimica è stata appositamente studiata dai docenti della sezione Agraria della Scuola. La struttura così realizzata consentirà di impiantare due filari di luppolo per un totale di circa 40 piante, garantendo in ogni caso la stabilità dell’impianto anche a pieno carico.
L’impianto sarà utilizzato non solo per le attività didattiche degli studenti del Plesso dell’Istituto Tecnico Agrario, ma anche per il potenziamento e l’ulteriore professionalizzazione degli allievi partecipanti al corso di AgriFood – Made in Italy
Tecnico Superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali che il Borghese – Faranda sta realizzando in collaborazione con l’ITS Albatros di Messina, collaborazione che evidenzia ancora una forte la forte disponibilità e apertura della scuola verso il territorio e soprattutto con l’Istituto Tecnico Superiore Albatros di Messina. Il diploma di Tecnico Superiore Responsabile delle Produzioni e delle Trasformazioni Agrarie, Agro-alimentari e Agro-industriali consente, al termine del percorso, un immediato inserimento nelle imprese del settore agro-alimentare, in consorzi, laboratori ed enti di ricerca pubblici e privati del settore. vogliamo ricordare, inoltre, I diplomi rilasciati dalla Fondazione ITS ALBATROS, rientrano nell’ambito “Sistema Agro-alimentare”, area Nuove tecnologie per il Made in Italy e sono stati inseriti, quali titoli abilitanti per l’accesso alle seguenti classi di concorso per l’insegnamento nella scuola statale di:
- Laboratori di scienze e tecnologie agrarie (B-11)
- Esercitazioni agrarie (5/C)
Redazione da nota stampa
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