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I componenti della Consulta territoriale del Centro storico hanno avviato una petizione popolare per chiedere all’amministrazione di fare chiarezza sui tempi di inaugurazione di Palazzo Galvagno, storico edificio situato a due passi dal municipio e ristrutturato sotto l’ amministrazione Venuto per un importo di circa 850mila euro.

Il palazzo, ancora chiuso al pubblico, comincia a mostrare i primi segni di disfacimento a causa dell’umidità che sta aggredendo le pareti laterali. «A quanto pare – ha dichiarato Maria Costantino, presidente della Consulta – mancherebbe solo il collaudo dell’ascensore, eppure palazzo Galvagno viene mantenuto chiuso ed esposto all’usura del tempo»».

L’altra incognita ha a che fare con la destinazione d’uso: emeroteca, museo musicale o spazio destinato ad ospitare alcune sale del “Museo Diffuso” di Fornasari? In più occasioni l’amministrazione ha affermato di voler coinvolgere nel dibattito l’intera cittadinanza, ma ad oggi l’argomento sembra ancora rappresentare un tabù.

Intanto la Consulta lancia la sua proposta: trasformare il palazzo in un museo aperto a tutte le testimonianze fotografiche, pittoriche, letterarie e artigiane di cui il territorio è pieno zeppo: una sorta di contenitore di memoria che gli stessi cittadini sono chiamati ad arricchire e ad aggiornare.

Redazione