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OLIVERI – Stagione estiva, come, quando e soprattutto se si potrà ripartire. Scardino: “Non abbandonateci”

OLIVERI – Stagione estiva, come, quando e soprattutto se si potrà ripartire. Scardino: “Non abbandonateci”
Aprile 27
08:32 2020

Dopo il nuovo dpcm in emergenza Coronavirus, l’assessore del Comune di Oliveri Francesco Scardino lancia un grido d’aiuto alla regione Sicilia e al governo centrale, in difesa dell’intera categoria.

Mancano poco più di 40 giorni all’avvio dell’ipotetica stagione estiva, ma non ci sono ancora certezze su come, quando e soprattutto se si potrà ripartire.

Non sono ancora chiare le modalità di gestione delle spiagge e dei servizi turistici e dal governo non arrivano indicazioni certe.

Siamo fermi, non sappiamo quello che potremo fare per salvare la stagione.

Se salta la stagione estiva, la maggior parte delle strutture ricettive vanno in mano alle banche, tutti avranno debiti, mentre ci sono i mutui da pagare.

Il nuovo dpcm sancisce per alcuni che le restrizioni sanitarie per il contenimento del coronavirus si allentano ma nessuno ci dice se la stagione turistica potrà finalmente partire.

Gli stabilimenti balneari e tutte le attività stagionali si trovano ad affrontare molti problemi legati alle misure di sicurezza.

Al momento nessuna certezza, e quando decideranno di darci delle linee guida, ci sarà ancora tempo per ripartire.

Ne varrà la pena? Questa è la domanda principale che ognuno di noi si fa da ieri sera.

È davvero sconcertante che in questo periodo difficile per l’economia italiana si continui ad assistere alla totale assenza di alcun provvedimento legislativo o amministrativo in favore delle attività stagionali e balneari, nonostante la centralità del mare sul fenomeno turistico in generale e la sua importanza per la ripartenza economica e morale del nostro paese.

Tutti gli operatori del settore non vedono l’ora di ritornare non solo a lavorare, ma soprattutto a dare il proprio prezioso e determinante contributo per la rinascita non solo economica ma anche morale del paese. Ma devono essere messi nelle condizioni di farlo.

Questo è un grido d’aiuto che lancio alla regione Sicilia e al governo centrale, in difesa dell’intera categoria.

Le parole di ieri sera hanno lasciato un vuoto in ognuno di noi.

Parlo a nome di un’intera comunità, che del turismo basa il suo sostentamento.

Lo faccio prima da assessore e poi da operatore del settore, perché per primo vivo le angosce e le preoccupazioni dei miei colleghi.

Spero che anche gli altri comuni e i colleghi dell’intera provincia si mobiliti in questa direzione, così da poter essere presi in considerazione.

Chiedo di ascoltarci,di tendere una mano concreta, perché alle nostre spalle ci sono anni di sacrifici di lavoro che rischiano di andare in fumo.”

Redazione da comunicato stampa

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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