PATTI – “Giornata della Pace”. In circa 400 ad animare l’annuale appuntamento dell’Azione Cattolica.

“Piazzare la pace” in ogni ambiente di vita era lo slogan della “Giornata della Pace”, annuale appuntamento dell’Azione Cattolica, celebrata, a livello diocesano, a Patti, ed è stato l’impegno che ciascun partecipante ha assunto.
Circa 400 persone, tra bambini, ragazzi, educatori, famiglie, hanno animato la giornata, densa di spunti di riflessione, di preghiera, con la consegna fatta dal vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco, nella sua omelia durante la celebrazione della messa all’interno del palasport di Case Nuove Russo: “La pace si piazza testimoniandola in primis con il nostro stile di vita. Non vale richiamare gli altri al valore della pace se prima non la realizziamo noi stessi, offrendola agli altri, nei luoghi della nostra vita”.
“Come sempre – evidenzia il presidente dell’Azione Cattolica della diocesi pattese Nino Faraci – abbiamo preso spunto dal messsaggio del Papa in occasione della Giornata Mondiale della Pace; anche noi abbiamo riflettuto e continueremo a riflettere sulla pace come cammino di speranza, attraverso il dialogo, la riconciliazione e la conversione ecologica”. Il primo, gioioso momento della Giornata è stato il corteo lungo alcune vie cittadine, ritmato da slogan e canti. Quindi, come già sottolineato, ci si è trasferiti nel palasport dove il momento centrale è stato indubbiamente costituito dalla celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo che ha richiamato “la centralità di Cristo come fondamento di una scelta di pace duratura” e “la necessità di fare sintesi tra le differenze di mentalità, culture, idee”.
Simbolicamente, è stata costruita insieme “La città giusta” per la pace, comprendente gli ambiti (scuola, campo sportivo, strada) in cui impegnarsi concretamente per realizzare la pace. “Abbiamo voluto gridare la nostra voglia di pace – sottolinea Alessandro Princiotta, responsabile dell’Acr della diocesi di Patti – con il corteo attraverso le vie di Patti, motore della nostra diocesi. Tutti siamo chiamati ad essere operatori di quella pace che Cristo Risorto ha augurato ai suoi discepoli”.





Nicola Arrigo
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