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PATTI – Inaugurata casa di accoglienza per familiari di ammalati ricoverati nell’ospedale di Patti

PATTI – Inaugurata casa di accoglienza per familiari di ammalati ricoverati nell’ospedale di Patti
Dicembre 24
16:13 2018

“Vedere tante persone parenti di ricoverati nell’ospedale di Patti, provenienti da paesi molto distanti, impossibilitati a reperire un alloggio sul territorio anche e soprattutto per problemi di ordine economico, mi ha dato la spinta determinante a trovare immediatamente la giusta destinazione per la Sacra Famiglia”.

Il Vescovo monsignor Guglielmo Giombanco sintetizza così la decisione di realizzare la Casa Diocesana di Accoglienza “Sacra Famiglia”, inaugurata ufficialmente ieri , presenti autorità religiose, civili e militari.

“Sentire che un papà di Lipari, col figlio nato da poco ricoverato all’Utin, avrebbe dormito in macchina – aggiunge monsignor Giombanco – mi ha fatto toccare con mano i reali bisogni”.

La struttura si trova a Patti in via Dante Alighieri n.1 (nelle adiacenze di Piazza Municipio) “vuole costituire – sottolinea ancora il Pastore della Chiesa diocesana –  un gesto evangelico e un servizio di carità appunto nei confronti dei familiari che assistono i propri cari e magari non sanno dove andare. Non tutti possono permettersi un albergo”.

La Casa, quindi, “vuole essere una risposta alle persone che necessitano di ospitalità – prosegue il Vescovo -. Non si tratta di una ospitalità permanente, ma per i giorni necessari per l’assistenza agli ammalati. A noi, come Chiesa, non interessa il profitto economico. Non è questo il nostro compito. A noi interessa offrire servizi a nome del Vangelo”.

La Diocesi si farà carico delle spese di manutenzione della Casa, che opererà in sintonia con la Caritas; sarà gestita da tre Suore dell’Istituto delle Suore Francescane Insegnanti del Terz’Ordine Regolare di San Francesco.

“il nostro intento – conclude monsignor Giombanco – è quello di esprimere una solidarietà concreta, secondo quanto chiesto da Gesù nel Vangelo: ero pellegrino, ero bisognoso e mi avete accolto ed aiutato”.

Nicola Arrigo


Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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