SAN PIERO PATTI – Evitare l’ IMU sui terreni agricoli? “Progetto Paese”: trasferiamo il Comune a 600 metri
Nuovo anno, nuova tassa in arrivo per i contribuenti: l‘IMU sui terreni agricoli, la cui scadenza è fissata per il 26 gennaio. Il termine ed i Comuni assoggettati al pagamento dell’imposta sono comunque ancora tutti da stabilire in quanto è scontro aperto, in queste ultime settimane, sulle “Disposizioni urgenti in materia di proroga dei termini di pagamento IMU per i terreni agricoli montani e di interventi di regolazione contabile di fine esercizio finanziario”, con cui il Governo aveva fatto slittare la data di scadenza del versamento della tassa inizialmente fissata in un’unica soluzione entro il 16 dicembre dello scorso anno. L’Unione nazionale dei Comuni e degli Enti Montani ha, infatti, proposto ricorso al Tar del Lazio chiedendo la sospensione del decreto.
Il conflitto è scaturito in conseguenza della decisione – imposta dal governo Renzi con decreto interministeriale del 28 novembre 2014 che sostituisce il precedente del 1993- che introduce, attualmente, quale criterio principale l’altitudine del Comune dal livello del mare, riferendo tale altezza all’altitudine misurata sulla Casa Comunale così come indicate nell’elenco dei Comuni italiani pubblicato sul sito dell’Istat. Il D.L. stabilisce i tre seguenti scaglioni: fino a 280 m nessuna esenzione; da 281 a 600 m esenzione solo per i coltivatori diretti e IAP; oltre i 600 m. esenzione totale.
Per effetto di quanto sopra il Comune di San Piero Patti – la cui sede è ubicata a 448 m s.l.m – rientra tra i comuni non più esenti i cui cittadini, adesso, sono stati assoggettati al pagamento dell’imposta da versare entro due settimane.
Il gruppo consiliare “ Progetto Paese”, formato da Fabio Di Dio; Francesco Ferro; Gian Luca Camuti; Gianluca Di Bella e Francesco Pagana, ha indirizzato al Presidente del Consiglio di San Piero Patti, ing. Alfonso Schepisi, una mozione in materia dal risvolto alquanto provocatorio.
« Premettendo che il Comune di San Piero Patti – dichiarano gli scriventi – rientra adesso tra quelli assoggettati al pagamento dell’IMU dei terreni; che per effetto di ciò ha già subito una decurtazione dal fondo di solidarietà di 126.000,00 € da parte dello Stato, senza che abbia avuto la possibilità di apportare le relative variazioni di Bilancio già assestato e quando ormai gli impegni finanziari erano stati assunti.
Che, ancora, questa norma rappresenta un atto di ingiustizia nei confronti del mondo agricolo ed aumenta ulteriormente la pressione fiscale a carico delle famiglie. Che, in data 23 dicembre 2014, il Tar del Lazio ha accolto in via preliminare il ricorso presentato dall’Anci Umbria – capofila di una serie di Anci regionali Abruzzo, Liguria, Veneto- sospendendo, sino al 21 gennaio, il DPCM dello scorso 28 novembre sull’IMU agricola.
Noi consiglieri, convinti che bisogna reagire a simili soprusi con azioni di notevole impatto sociale e mediatico a tutela degli interessi dei cittadini e dell’Ente comune, proponiamo al sindaco Ornella Trovato che si attivi presso l’ANCI Sicilia, avanzando iniziative giuridiche e politiche contro un provvedimento ministeriale che è intervenuto a bilancio Comunale chiuso violando il principio della irretroattività delle norme sulla contabilità pubblica e dell’autonomia Comunale e che il primo cittadino richieda, alla deputazione nazionale e regionale, una proposta di legge che revochi un simile odioso balzello.
Se il Consiglio di Stato non dovesse approvare il ricorso presentato dalle ANCI, proporremo al Civico Consesso di San Piero Patti il trasferimento della sede legale del Municipio sopra i 600 metri, ovvero presso i locali comunali delle ex scuole di Sambuco e Ramondino ».
Soluzione provocatoria quella indicata dal gruppo consiliare “Progetto Paese” contro una delle tante norme di un Governo che, sempre più spesso, si preoccupa solo di implementare le proprie casse a discapito di contribuenti già sin troppo stretti nella morsa di tasse inique ed assurde.
Sara Gaglio