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“Nessuna forma di concorrenza sleale deve trovare terreno fertile sul nostro territorio. Maggiore tutela nei confronti dei commercianti tradizionali, nel contempo rispetto delle regole per gli ambulanti. Creare un data-base con nomi, cognomi degli ambulanti autorizzati e, dunque, tracciabilità dei prodotti venduti”.

E’ il “succo” della mozione presentata dal capogruppo di “Patti Futura” Filippo Tripoli, che sarà trattata nel prossimo consiglio comunale. Nella mozione, indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale e al comando della Polizia Municipale, Tripoli esordisce rimarcando che “la città di Patti è dotata di un Piano Commerciale previsto dalla legge, atto a disciplinare e regolamentare lo svolgimento delle attività commerciali a posto fisso, l’ambulantato itinerante e tutte quelle forme di commercio diverse dall’esercizio commerciale tradizionale”.

“In riferimento alle varie forme di commercio ambulante, – aggiunge il consigliere di opposizione – il Piano Commerciale detta le regole da rispettare e far rispettare, al fine di non innescare forme di concorrenza sleale nei confronti dei commercianti a posto fisso, elencandone vie, orari e modalità di svolgimento”.

Tripoli denuncia che “sporadici, se non addirittura nulli, senza dubbio a causa certamente della mancanza di personale di polizia municipale, sono stati i controlli posti in essere, allo scopo di frenare questa forma selvaggia di commercio, che, se così svolta, danneggia i commercianti locali che pagano lauti affitti e imposte comunali”.

Secondo Tripoli, “il settore certamente più colpito è quello dell’ortofrutta, dell’artigianato e, più in generale, alimentare”; “pertanto – incalza – riteniamo che un’ azione di controllo in questo senso sia utile anche a favorire una maggiore garanzia sulla provenienza della merce, a tutela del cittadino cliente”.

Con la mozione, Tripoli impegna l’amministrazione comunale “a porre in essere tutte le azioni previste dal nostro Piano Commerciale Comunale, allo scopo di contrastare in tutti i modi previsti dalla legge forme di concorrenza sleale; a istituire un data base di tutti gli ambulanti che si muovono sul territorio comunale, al fine di ottenere tracciabilitá della merce e maggior garanzia per il cittadino acquirente; a far svolgere il commercio ambulante itinerante solo ed esclusivamente sulle vie cittadine previste dal piano commerciale comunale, negli orari e nei tempi dallo stesso previsti, a incrementare i controlli da parte della polizia municipale”.

Nicola Arrigo