PATTI – Le reliquie di Santa Febronia hanno preso la via del ritorno nel centro amalfitano
Con la messa di ringraziamento, presieduta stamattina in Cattedrale da don Enzo Smriglio, si è concluso l’”intenso ritorno” nella sua città della patrona e concittadina Santa Febronia.
Alla fine della messa, infatti, le reliquie hanno preso la via del ritorno nel centro amalfitano.
Durante la celebrazione, don Enzo ha evidenziato la necessità di evitare il rischio di dire “Abbiamo preparato, abbiamo fatto, ora tutto è finito”. “No – ha sottolineato -; in questi giorni di grazia è stato seminato un seme. Ora inizia l’impegno nella quotidianità sull’esempio di Santa Febronia”.
Un sentito ringraziamento è stato espresso dal parroco di Minori don Ennio Paolillo: “Grazie per l’accoglienza che ci ha fatto sentire a casa. Sono stati giorni di gioia e di forte devozione. Non saremo vicini fisicamente ma la preghiera quotidiana ci terrà strettamente uniti nel nome di Sanra Febronia Trofimena”.
Tanti i fedeli presenti pure stamattina in Cattedrale per l’ultimo “saluto” alle sacre reliquie della vergine e martire. Un ultimo bacio, un’ultima preghiera, tante lacrime di commozione, a suggellare un evento che rimarrà indelebile nella storia della città.
Un altro forte momento di unione era stato vissuto ieri con la processione dell’effigie di Santa Febronia e delle reliquie per le vie cittadine, preceduta dal solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo di Amalfi monsignor Orazio Soricelli, che, durante la sua omelia, ha sottolineato che “i santi vanno ammirati ma soprattutto imitati” ed ha esortato soprattutto i giovani presenti a “vivere i valori perenni della fede, della speranza e della carità, in un’epoca in cui la fede stessa è messa fortemente in discussione dal secolarismo e dall’ateismo pratico.
Santa Febronia è un esempio luminoso di come vivere la santità, in qualsiasi ambiente, in famiglia, al lavoro nella comunità ecclesiale”. Alla fine della messa, don Ennio Paolillo ha donato la copia della copertina di un messale del 1809, custodito a Minori, su cui campeggia l’immagine di Santa Febronia.
Per Patti e per i pattesi sono state giornate ricche di fascino e di fortissime emozioni che si spera non rimangano una semplice, sia pur bellissima, esperienza occasionale, ma diventino “rampa di lancio” per un costante impegno, personale e comunitario, alla luce del Vangelo, per il quale la patrona ha dato la vita.
Nicola Arrigo