PATTI – La scrittrice Lia Levi ha incontrato al cine-teatro “Beniamino Joppolo” gli studenti del “Borghese-Faranda”.
Nel cine-teatro “Beniamino Joppolo” di Patti, gli Studenti del “Borghese-Faranda” hanno incontrato Lia Levi, autrice del romanzo “Questa sera è già domani”, “un incontro – ha evidenziato la dirigente Francesca Buta – importante per la formazione della coscienza critica degli studenti”. “La scuola, attraverso i suoi progetti, – ha concluso – contribuisce a far sì che i giovani maturino scelte responsabili e libere”.
L’incontro è stato coordinato con maestria dai ragazzi che hanno interagito con la scrittrice in maniera sicura, dinamica, con competenza, professionalità e spirito critico. Lia Levi ha dialogato piacevolmente e affabilmente con gli studenti che hanno letto, analizzato, compreso in maniera globale il significato del suo libro, tanto che la stessa ha detto.
“E’ la prima volta che mi capita di dover dire poco sul mio libro perché avete colto tutte le sfumature che esso comprende”.
La recensione e l’analisi dettagliata e minuziosa da parte di alcuni studenti ha permesso di instaurare un dialogo maturo, professionale e attento con la scrittrice, la quale, con grande maestria, ha fatto capire quanto sia importante accostare al ricordo della Shoah lo studio e la presa di coscienza di eventi contemporanei, così come avviene nel suo ultimo lavoro, “Questa sera è già domani”, in quanto, in maniera trasversale, si respira la stessa aria che viviamo oggi, quella dei “respingimenti” dei profughi e delle guerre nel mondo. Ciò si concretizza nelle parole dell’ufficiale elvetico, uno dei personaggi del libro, “Non possiamo accogliere tutti, lo comprendi? Sebbene un’ingiustizia nei confronti dei veri perseguitati che magari non trovano posto” , parole che si sentono, spesso, anche oggi nella nostra società.
Lia Levi, con grande abilità e la semplicità di chi “ama la parola che cammina scalza” ha fatto cogliere gli aspetti universali della commedia umana, attraverso le diverse pieghe dell’animo. La scrittrice ha sottolineato come “la grande storia viene filtrata attraverso le persone, dai loro gesti quotidiani; appunto partendo dalle piccole cose, si entra, piano piano nella vera storia”. “Attraverso i personaggi e, in modo particolare, in Alessandro, protagonista del libro, – aggiunge la scrittrice – si può intravedere come la lotta per la libertà, per i diritti e la dignità di tutti debba prendere il sopravvento sulla paura di un tragico destino”.L’evento ha incontrato il gradimento di tutti per l’importanza dell’incontro, dei temi trattati e dell’apertura al contributo degli studenti, che non sono stati semplici “beneficiari” ma anche “protagonisti” dello stesso.
Nicola Arrigo