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PATTI – Tony Cairoli: ”Sono felicissimo, ringrazio la mia squadra, tutta la Ktm, gli sponsor e i miei tifosi che mi sono stati sempre vicino”

PATTI – Tony Cairoli: ”Sono felicissimo, ringrazio la mia squadra, tutta la Ktm, gli sponsor e i miei tifosi che mi sono stati sempre vicino”
Settembre 11
16:49 2017

“Sono felicissimo, ringrazio la mia squadra, tutta la Ktm, gli sponsor e i miei tifosi che mi sono stati sempre vicino”. Sprizza gioia da tutti i pori il pilota pattese Tony Cairoli, dopo la conquista, ad Assen, in Olanda, del suo nono titolo mondiale di motocross, il settimo in Mxgp, dopo due anni duri, costellati da alcuni infortuni che ne hanno fortemente limitato il rendimento, escludendolo, di fatto, dalla lotta all’iride, il “furetto” del Team De Carli è tornato a dettare legge, al termine di un stagione in cui è stato costantemente grande protagonista.

Merito all’olandese Jeffrey Herlings, che fino alla fine ha provato a contrastarne il passo, se “Tony 222” non ha festeggiato con maggiore anticipo il titolo. Proprio la forza dell’antagonista “orange” non fa altro che dare maggiore spessore al successo di Cairoli, ritenuto ormai unanimemente una leggenda del motocross, non solo di casa nostra.

“Vincere questo titolo – sottolinea il “messinese express” – è stato molto importante per me e per tutta la squadra. E’ stata un’annata straordinaria, credo la migliore finora da me disputata, grazie ad un eccellente lavoro di squadra”. E sicuramente per Cairoli non è stato un punto d’arrivo: “E’ sorprendente – incalza – vedere che posso ancora migliorarmi dopo quattordici anni di mondiale. Tra l’altro sono certo che possiamo fare ancora meglio”.

Con la sua consueta lucidità, il campione del mondo analizza la stagione: “All’inizio eravamo considerati favoriti, ma abbiamo lavorato duramente durante l’inverno per giungere preparati all’appuntamento ed essere di nuovo in grado di lottare per il titolo, dopo due anni difficili. L’iride, ancor più importante perché per me è il primo alla guida di una Ktm 450, ripaga tutto il team del lavoro svolto per sviluppare la moto e renderla adatta al mio stile di guida. Per questo un grazie speciale va proprio a tutto il team, così come alle persone che collaborano con Ktm, alla mia famiglia, ai miei sponsor, ai tantissimi tifosi che mi sono stati molto vicini anche e soprattutto nei momenti più complicati”.

Come risaputo, ad Assen a Cairoli sarebbe bastato un 16° posto nella prima manche per laurearsi campione; lui è andato oltre, lasciando stavolta da parte i calcoli e lottando con Herlings per il successo di manche. Nonostante la conquista del titolo, Tonino non nasconde il proprio rammarico per come è andato il gran premio: “Nella prima manche sono partito bene, ho a lungo battagliato con Herlings, provando a superarlo fino all’ultima curva. Nella seconda, purtroppo, al terzo giro, mentre stavo risalendo posizioni dopo una brutta partenza, per sbaglio ho tolto tutte le mie lenti in una sola volta e ciò mi ha condizionato per il resto della manche, durante la quale ho avuto seri problemi di visibilità, a tal punto che ho, nel momento in cui stavo lottando per la seconda posizione, avuto un piccolo incidente e, quindi, alla fine, mi son dovuto accontentare”.

“Comunque – conclude Cairoli – l’obiettivo principale era il titolo, sebbene non possa ritenermi soddisfatto di come è andata la seconda manche”. Un motivo in più per affrontare l’ultima prova, domenica prossima, sul circuito di Vilars sous Ecot, in Francia, dove si disputerà il Gran Premio Pays de Montbeliard, come se fosse ancora tutto in gioco. anche se, ovviamente, Tony non prenderà inutili rischi perché adesso ha un unico, altro, importante obiettivo: il Cross delle Nazioni dell’1 ottobre a Matterley Basin, in Inghilterra, dove darà tutto per far arrivare l’Italia più in alto possibile.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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