Patti24

Dopo la pausa estiva, si torna in pista per il mondiale di motocross Mxgp, col pilota pattese Tony Cairoli più che mai lanciato verso la conquista del suo nono titolo iridato. A Loket, in Repubblica Ceca, dove domenica si correrà il tredicesimo gran premio stagionale (dopo ce ne saranno altri sei), l’alfiere del Team De Carli proverà ad assestare un altro duro “colpo” agli avversari, già piuttosto distanti in classifica generale.

Cairoli ha vinto le ultime due gare, in stagione è già a cinque successi e, soprattutto, detiene saldamente la “tabella rossa”, simbolo del primato; infatti, in classifica generale, dall’alto dei suoi 478, vanta un margine di 91 lunghezze sul belga Clement Desalle e di 95 sul francese Gautier Paulin. Non è di certo un margine di assoluta sicurezza, essendoci appunto ancora sette Gp da disputare, ma indubbiamente è un vantaggio di tutto rispetto, soprattutto se si tiene conto che prima della sosta Cairoli ha dato l’impressione di essere di molto al di sopra degli altri sotto tutti gli aspetti, fisico, tecnico, tattico.

Una stagione in costante crescendo per il pilota della Ktm che anche nelle settimane lontano dalle gare ha lavorato sodo per affinare ulteriormente il feeling con la moto. “Stiamo raccogliendo – sottolinea soddisfatto il “furetto” di Patti – i frutti di tanto, costante lavoro. Abbiamo raggiunto grandissimi livelli e i risultati ci stanno ampiamente gratificando. Ovviamente, non bisognerà commettere l’errore di abbassare la guardia e dobbiamo restare sempre concentrati, perché basta una gara storta per rimettere tutto in discussione”. “Del resto – conclude Tony – il cammino è ancora lungo; sette gare da disputare sono tante, ci sono parecchi punti in palio, per cui tutto può ancora succedere. Naturalmente, fa piacere essere la….lepre del campionato e speriamo di arrivare fino in fondo”. Dopo Ottobiano, in Lombardia, ed Agueda in Portogallo, Tony Cairoli punta al terzo successo di fila che potrebbe dargli una spinta, forse decisiva, verso il ritorno sul tetto del mondo.

Nicola Arrigo