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Continua a versare in stato di assoluta precarietà lo spazio antistante l’edificio che ospita la scuola media “Bellini”. Da tempo ormai immemorabile buona parte dell’asfalto è “saltato” senza che sia stato ripristinato, per cui c’è il rischio di inciampare e fare dei brutti capitomboli, sia per i docenti, sia per gli alunni che per quanti quotidianamente, specie genitori, accedono all’edificio.

A fare da “corona” allo stato di abbandono, le immancabili erbacce che, all’interno dello stesso spazio, crescono floride e, spesso, attraverso l’inferriata, debordano sul marciapiede della via Mazzini. More solito, si provvederà a tagliarle magari a fine anno scolastico, quando, cioè, ovviamente, l’istituto non sarà più frequentato come naturalmente lo è adesso.
Quello del piano di calpestio dissestato davanti agli edifici scolastici, comunque, non è una novità. Altro esempio di incuria ed abbandono, infatti, è quello che circonda il plesso “Giuseppe Milici” di Corso Matteotti, dissestato, polveroso, scivoloso, dove spesso i ragazzi sono molto limitati nel fare attività fisica perché ad ogni caduta sono “sbucciature” e ferite. Anche qui il corollario di erbacce e di grandi tombini diventati, ormai, “piccole discariche” di fogliame, terriccio, plastica, carta.

Per entrambi i casi segnalati è quasi trascorso un altro anno scolastico ad “interventi zero”. Come sempre si dice, l’anno prossimo sarà quello buono ?

Nicola Arrigo