PATTI – Interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto della pubblica illuminazione con carattere d’urgenza
Lavori urgenti di manutenzione straordinaria, dell’impianto della pubblica illuminazione, in alcune zone del territorio comunale, su proposta dell’assessore Alessia Bonanno, sono stati disposti dalla Giunta municipale, guidata dal sindaco Mauro Aquino.
Nello stesso tempo, l’Esecutivo ha assegnato la somma di 6.463,60 euro, di cui 5.876,60 per la fornitura del materiale e 587,00 euro per Iva al dieci per cento, al responsabile del Secondo Settore – Area Infrastrutture e Manutenzioni – ingegnere Carmelo Paratore. Allo stesso è stato dato mandato di adottare tutti gli atti conseguenti al provvedimento adottato.
Alla spesa complessiva, il Comune farà fronte con i fondi del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario dell’anno 2017 che dovrà essere approvato entro il prossimo 31 marzo. La spesa riveste carattere di urgenza e di indifferibilità in quanto potrebbe essere causa di danni economici all’Ente oltre che di pericolo per la pubblica incolumità.
Da tutte queste considerazioni si è arrivati alla conclusione di intervenire, con urgenza, per mettere l’impianto in sicurezza ed eliminare i disagi per gli utenti, anche perchè l’impianto è composto da pali tronco-conico in ferro ed è alimentato da una linea elettrica sottotraccia in cavidotto che, a causa della vetustà, alcuni pali sono ormai corrosi alla base, dalla ruggine e, con le forti raffiche di vento verificatesi nel tempo, sono anche crollati mentre altri sono stati preventivamente rimossi al fine di evitare, appunto, che improvvisi crolli sulla pubblica via, possano essere causa di pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini.
Pertanto, ritenuto opportuno intervenire urgentemente per il ripristino dell’impianto in quelle zone che sono rimaste sprovviste di un idonea illuminazione. Da una indagine effettuata è emerso che sono dodici i pali tronco – conici, dell’altezza di 7,80 metri e altrettanti i corpi illuminanti a Led da 60 W da installare in quelle zone che, come accennato prima, ne sono rimaste sprovviste.
Nicola Arrigo