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Non passa mattina che, dalle 7,55 alle 8,20 circa, Piazza XXV Aprile sia preda del caos assoluto. Infatti, all’ora di ingresso a scuola degli alunni che frequentano la “Lombardo Radice” e la “Pirandello”, si formano ingorghi dovuti sia al numero di mezzi che in quel momento transitano, sia al parcheggio selvaggio.

Si fa fatica a districarsi, si formano code “strombazzanti”, con i “poveri” vigili che provano a dirimere l’intricata matassa, spesso con pochi risultati. I mezzi arrivano dalle vie Cesare Battisti e Silva, entrano in piazza per far scendere bambini e ragazzi che vanno a scuola e “provano” a raggiungere la via Crispi, magari già ostruita da altre auto, alcune posteggiate maldestramente.

Per mezzora la zona diventa invivibile e chi, venendo dalla parte alta della città, avesse premura di raggiungere il posto di lavoro qualsiasi altra sede, deve necessariamente “calcolare” il tempo in cui resterà bloccato. La stessa scena si ripete alla fine delle lezioni, sia mattutine che pomeridiane.

Certo, gli spazi sono quelli che sono e le strade sono quelle che sono, ma se ognuno facesse la propria parte, in primis senza posteggiare dove capita, magari a centro carreggiata e ostruendo dei parcheggi che al momento sono liberi, il deflusso, sia pur sempre rallentato, sarebbe facilitato.

Attualmente, c’è una sola certezza: se parti dalla zona della Cattedrale e devi arrivare in Piazza Marconi, è possibile che si impieghi anche un quarto d’ora, perché, pur oltrepassando piazza XXV Aprile, poi ci sono le altre file in via Crispi, in via Fontanelle e in via Trieste. Con tanto di corollario di imprecazioni !

Nicola Arrigo