PATTI – Ossigeno per i pescatori del Golfo, pubblicati i primi bandi del Gac. Disponibili 834mila euro
Con la pubblicazione del bando di attuazione della misura 1.5 (tipologie 1 e 2) il Gruppo di Azione Costiera “Golfo di Patti” è pronto a spendere la prima tranche dei fondi Fep (Fondo europeo per la Pesca) in favore dei pescatori che operano nelle acque del golfo.
Per inoltrare partecipazione al bando ci sarà tempo fino al 21 settembre secondo quanto disposto dai vertici della società consortile che hanno prorogato di un mese il termine ultimo per presentare domanda di contributo. Le risorse finanziarie disponibili per l’intero periodo della programmazione ammontano a 834mila euro: 694mila per interventi di conversione dell’attività peschereccia in pesca-turismo e 140mila per l’aggiornamento delle competenze professionali (azione rivolta in particolare ai giovani pescatori).
I soggetti ammissibili a finanziamento sono i pescatori professionali residenti nel territorio del Gac (da Milazzo a Gioiosa Marea) che hanno maturato i requisiti di ammissibilità a bordo di pescherecci iscritti da almeno cinque anni nei Compartimenti marittimi della regione Siciliana e nel Registro comunitario delle navi da pesca.
Non sono invece ammissibili in questa misura i soggetti collettivi che aggregano pescatori professionali (cooperative, società e associazioni). Esclusi anche i soggetti già destinatari di finanziamenti a valere sul Sfop Sicilia 2000-2006 e sul Fep 2007/13 e quelli che hanno già usufruito di un finanziamento pubblico per le stesse opere, attrezzature e imbarcazioni nei cinque anni precedenti la data di presentazione dell’istanza. Per la tipologia 1 la spese ritenute ammissibili riguardano l’adeguamento dell’imbarcazione e delle attrezzature di bordo per effettuare attività di pesca turismo: adeguamento alle norme igienico-sanitarie, acquisto di attrezzature informatiche per il collegamento a internet e per la realizzazione di siti dedicati, realizzazione di opuscoli e materiale informativo, acquisto di attrezzature, imbarcazioni, terreni e beni immobili per la realizzazione di progetti di diversificazione.
Per la tipologia 2 i costi ammissibili riguardano, invece, quelli connessi alla frequentazione di corsi volti al miglioramento delle competenze professionali relative, ad esempio, alla sicurezza in mare, all’utilizzo di strumentazioni di bordo e al conseguimento di brevetti subacquei professionali.
Aderendo alla tipologia 1 i pescatori potranno svolgere un’attività addizionale a quella della pesca tradizionale, per cui non saranno cancellati dal registro dei pescatori marittimi.
Per loro è prevista una compensazione, in base ai costi approvati, nella misura del 60% dell’investimento ed entro un limite massimo di 60mila euro per ogni beneficiario, mentre per la tipologia 2 il contributo è calcolato sulla base dei costi effettivamente sostenuti per un ammontare massimo di 5mila euro.
Giuseppe Giarrizzo