MESSINA – Consiglio generale della Cisl F.P. Lunga la lista dei problemi del territorio
Le tante questioni aperte a livello nazionale e regionale come il rinnovo del contratto, la riforma pensionistica e delle provincie, la vertenza precari ma soprattutto locale sono state al centro del dibattito del Consiglio generale della Cisl Funzione Pubblica di Messina.
Nella sua relazione il segretario generale Calogero Emanuele ha tracciato una lunga lista dei problemi del territorio, a partire dalle difficoltà economiche e di bilancio degli Enti con Comuni che non pagano gli stipendi ai lavoratori da oltre sette mesi. «Comuni – ha detto Emanuele – che dal 2010 non avviano la contrattazione per chiudere i contratti integrativi tanto che nei giorni scorsi abbiamo trasmesso a tutti gli Enti, alla Corte dei Conti, all’Anac ed anche al Prefetto, una diffida e messa in mora per la definizione di tutti i contratti integrativi pregressi».
Focus anche sui servizi sociali dove, per il sindacato, «c’è un utilizzo distorto delle risorse dei Distretti Socio-Sanitari e Fondi PAC Anziani e minori, sperperati in progetti fantasma e che invece potrebbero essere destinate a progetti seri coinvolgendo nella realizzazione anche i dipendenti dell’Ente con premi ed incentivazioni serie».
Ma proprio sulla vertenza dei servizi sociali a Messina sono stati rilanciati e ribadite le proposte, i suggerimenti, le piattaforme presentate dalla Cisl all’Amministrazione comunale che partivano dal riordino del Dipartimento Servizi Sociali a nuovi sistemi di gestione a garanzia dei livelli occupazionali, prevedendo la riconversione, formazione e riprofessionalizzazione degli operatori.
«Stiamo rilanciando l’azione sui lavoratori impegnati in attività socialmente utili, soprattutto per quelli che ancora oggi sono ostaggio delle Cooperative create nelle segreterie dei vari politici di un tempo e che ancora oggi vessano e sfruttano i lavoratori. Al Comune di Messina denunciamo da tempo il contratto della dirigenza per i livelli di retribuzioni percepiti da una classe dirigente incapace di portare a soluzione le varie questioni legati al funzionamento della macchina amministrativa. Ma la nostra azione a Palazzo Zanca è continua – ha continuato – e riguarda i processi di stabilizzazione dei precari, le problematiche della Polizia Municipale, la contrattazione: temi che ha visto protagonista principale la Cisl e la componente RSU».
Capitolo a parte dedicato a uno dei temi caldi dei dibattiti politici del momento, ovvero il piano di riordino della Sanità. «Una bozza di piano che prevede solo tagli di servizi e strutture mettendo a rischio quei lavoratori che nei giorni scorsi hanno pensato di transitare nella nuova azienda. Sulla proposta di riordino del sistema sanitario come Cisl messinese abbiamo detto tanto non perché contro il riordino del sistema sanitario o contro l’applicazione della legge Balduzzi, ma per il modo e per il mancato confronto con le forze sociali e con i manager delle varie aziende che si sono viste calare una riforma che non corrisponde ai bisogni ed alle peculiarità del territorio messinese. Siamo assolutamente d’accordo – ha sostenuto Emanuele – per i Centri di Eccellenza, ma vogliamo che il territorio sia totalmente coperto da servizi che mettano in sicurezza la salute del cittadino».
«Serve una presenza costante e continua che parla, discute, propone, dialoga con i lavoratori – ha spiegato – Dobbiamo avere la capacità e la forza di assumere la responsabilità necessaria per potere e sapere affrontare le delicate e strategiche partite che riguardando la Pubblica Amministrazione per contribuire a dare al nostro territorio un senso di modernità e di sviluppo che passa da una vera riorganizzazione dell’intero sistema e soprattutto da una presa di coscienza dei lavoratori».
La relazione del segretario generale della Cisl Fp Messina è stata integrata e supportata dagli interventi dei componenti del Consiglio, del segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e del segretario generale della Cisl Fp Sicilia Gigi Caracausi.
Nicola Arrigo