SAN PIERO PATTI – Al via la 3 edizione della ”Festa della Nocciola” : questa sera sabato 8 tante degustazioni e buona musica
Una grande festa per valorizzare e promuovere uno dei frutti tipici dei Nebrodi: la nocciola, gemma delle coltivazioni locali. Questo è l’intento dell’associazione sampietrina “Insieme per la città”, presieduta da Antonino Macula, che si appresta a dar vita alla 3 ̂ edizione della “Festa della Nocciola”. La manifestazione, organizzata con il patrocinio del Comune di San Piero Patti, si svolgerà sabato 8 novembre in Piazza Duomo a partire dalle ore 21:00 (in caso di condizioni metereologiche avverse l’evento sarà spostato al coperto).
Ricche, variegate e particolari le succulente degustazioni previste che vedranno ovviamente quale protagonista la nocciola, della quale verranno proposti sia i classici prodotti ma anche innovativi accostamenti culinari come le lasagne e gli arancini conditi con il frutto. Non mancheranno poi i biscotti tipici della tradizione siciliana il liquore e le ottime torte del concorso culinario “Nocciolando con Fantasia” annesso all’evento. La serata sarà allietata dalle note di un coinvolgente Karaoke, animato dalla splendida voce dell’artista sampietrino Simone Catalano.
Una festa per il palato quindi ma anche e soprattutto un’occasione per rilanciare le coltivazioni di un frutto ed i suoi derivati che, negli ultimi anni, a causa di diversi fattori – concorrenza dei mercati esteri; invasione dei ghiri nelle coltivazioni; cimiciato, ecc. – registrano una forte battuta d’arresto. I noccioleti nebroidei, gli impianti e la produzione, in passato fonte primaria dell’economia contadina e rurale di questi luoghi, oggi sono fortemente a rischio e hanno determinato gravi e negati riflessi economici e sociali in paesi quali San Piero Patti; Ucria; Raccuja; Floresta; Sant’ Angelo di Brolo; Montalbano, ecc. Urge, pertanto, l’adozione di interventi mirati alla tutela degli impianti, fortemente danneggiati e compromessi e nuove ed incisive politiche regionali in materia; condizioni queste necessarie affinché l’indotto generato dal prezioso frutto ritorni ad essere linfa vintale per l’economia agricola dei territori nebroidei.
Sara Gaglio