PATTI – Manutenzione straordinaria dell’antica Cappella Maria Santissima del Tindari in contrada Segreto. L’inaugurazione risale all’8 settembre del 1897
Hanno preso il via, , a cura della Diocesi di Patti, i lavori di manutenzione straordinaria dell’antica Cappella Maria Santissima del Tindari, la cui inaugurazione risale all’8settembre 1897, ubicata sulla trafficatissima strada provinciale 122 Patti – San Piero Patti, in continuazione della via Randazzo, in contrada Segreto. Fino agli anni ‘90 le funzioni religiose erano officiate dal cappuccino Padre Angelico di Castelbuono.
Annualmente, inoltre, erano solennizzati i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Tindari, con la partecipazione di tantissimi fedeli. Da allora, a causa delle abbondanti infiltrazioni di acqua provenienti dal terreno soprastante. la chiesa è stata seriamente danneggiata, rischiando anche di crollare, per cui si è stati costretti a chiuderla al culto.
Adesso, per fortuna, è stato predisposto l’intervento da parte della Curia con cui si procederà al suo recupero. A causa dei lavori anzidetti, il dirigente della Polizia Municipale, Maria Mazzone, ha ritenuto necessario disciplinare la circolazione veicolare nella zona interessata dai lavori onde consentire lo svolgimento in condizioni di sicurezza, fino al termine degli stessi lungo la via Randazzo, in corrispondenza della cappella.
In questa zona, la circolazione veicolare verrà regolamentata a senso unico alternato regolato da impianto semaforico diurno. Negli orari serali e notturni, invece, durante la sospensione dei lavori, la ditta esecutrice, la Eurofer Costruzioni srl, d’intesa con il Comando della Polizia Municipale, provvederà alla collocazione dell’impianto semaforico nonché di idonea segnaletica di preavviso, in ambo i sensi di marcia.
Inoltre, tramite personale, si dovrà garantire in ogni momento l’efficienza della segnaletica e la sicurezza di persone e cose. Agli Agenti della Polizia municipale e a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio è affidato l’incarico di sorvegliare sull’osservanza dell’ordinanza.
Nicola Arrigo