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MILAZZO – Presentata la perimetrazione dell’Area marina protetta. Entro il 21 marzo le Osservazioni

MILAZZO – Presentata la perimetrazione dell’Area marina protetta. Entro il 21 marzo le Osservazioni
Marzo 03
19:26 2016

Presentata in aula consiliare la perimetrazione dell’Area marina protetta di Milazzo
Presentata in aula consiliare la prima ipotesi di perimetrazione dell’Area marina protetta di Capo Milazzo. Ad aprire i lavori, in una sala particolarmente affollata, non solo da assessori e consiglieri, ma anche da rappresentanti del mondo del mare, è stato il sindaco Giovanni Formica, spiegando l’oggetto della riunione e invitando i presenti a seguire un metodo di lavoro che fosse «il più possibile propositivo» .

È quindi toccato al dottor Leonardo Tunesi ricercatore dell’Ispra illustrare la proposta, partendo dal lavoro svolto a Milazzo nel 2014 per scoprire i fondali. «L’indagine ha riguardato un’area assolutamente nuova – ha esordito – ed è stato indispensabile procedere ad un monitoraggio abbastanza specifico che ci ha portato ad operare, col supporto di un Rov (robot filoguidato) sino a 200 metri di profondità. Abbiamo verificato la presenza di flora e fauna interessante, di una certa quantità di corallo (rosso, bianco e nero) ma anche di tanto materiale da pesca (persino una piramide di nasse abbandonate) che necessita di bonifica. Sono seguiti incontri anche con rappresentanti di pescatori e associazione siamo arrivati a questa ipotesi di perimetrazione».

L’Area marina protetta del Capo, secondo l’attuale pianificazione dovrebbe prevedere tre zone: la zona A che si estende da “Palombaro” a “Punta messinese” che prevede esclusivamente attività di ricerche scientifiche e visite subacquee guidate (pesca non consentita); la zona B che comprende la Secca di Ponente e quella di Levante, che privilegia i pescatori professionisti, escludendo quella degli sportivi, una zona Bs, in prossimità della zona di “gamba di donna” che prevede dei vincoli ed infine la zona C che si estende dalla Torre del Palombaro a Pugno Ragno accessibile a tutti.

A conclusione della relazione è stata consegnata a tutti una scheda per operare eventuali modifiche che dovrà essere trasmessa all’Ispra di Roma.

È seguito il dibattito, particolarmente animato, con diversi interventi nel corso dei quali alcuni pescatori, professionisti e dilettanti hanno criticato sia alcune scelte di Ispra riguardo la perimetrazione, sia il mancato rispetto di un protocollo che era stato adottato nel 2010 e che prevedeva una delimitazione meno rigida.

Sono disponibili preso la portineria del Comune e in allegato al presente comunicato – le schede messe a disposizione dall’Ispra per consentire a tutti gli aventi diritto di proporre delle osservazioni sulla prima ipotesi dei livelli di zonazione dell’Area marina protetta di Capo Milazzo.

Sarà possibile dunque indicare la tipologia dell’osservazione proposta e poi indicare le modifiche specificando le motivazione ed indicando i nuovi confini che si ritiene possano essere ridefiniti.

Le Osservazioni vanno presentate in forma cartacea – allegando fotocopia del documento d’identità – presso la portineria del palazzo municipale, oppure anche on- line inviando le schede e la relativa documentazione, comprensiva sempre del documento d’identità al seguente indirizzo:

sindaco@comune.milazzo.me.it

La scadenza ultima per la presentazione delle Osservazioni è lunedì 21 marzo ore 13.

Dopo la presentazione delle “osservazioni” l’iter dell’Area marina protetta andrà avanti sino a giungere al decreto istitutivo da parte del Ministero.

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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