MESSINA – Tagli alle cattedre di alunni con disabilità in provincia di Messina, lo “Sfida” all’attacco (di Massimo Natoli)
L’ufficio scolastico regionale di Palermo ha effettuato un taglio drastico delle cattedre per gli alunni con disabilità della provincia di Messina; per questo, il sindacato “Sfida” – Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità – ha inviato una lettera al presidente della repubblica, Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio, Matteo Renzi.
Il sindacato vuole denunciare un copione che si è ripetuto puntualmente anche per l’anno scolastico 2014-2015; e come è stato evidenziato in una nota, non avendo riscontrato negli anni alcuna forma di dialogo e confronto con le istituzioni territoriali, ha chiesto l’intervento delle massime autorità istituzionali, per ristabilire uno stato di diritto e riportare le scelte dell’ufficio regionale, nell’ambito della legalità e costituzionalità.
Nella lettera inviata dal segretario provinciale dello Sfida, Maria Vitale Merlo – anche al presidente della Regione, Rosario Crocetta e al prefetto di Messina, Stefano Trotta – è stato evidenziato che “l’ufficio scolastico regionale, in fase di adeguamento dell’organico di diritto in organico di fatto, a fronte di una richiesta da parte dell’ufficio di Messina di 295 cattedre, ne ha autorizzate solo 68; la mancata assegnazione di 227 unità richieste avrà gravissime conseguenze sugli alunni disabili del messinese”.
Di seguito la Merlo ha comunicato i dati statistici delle scuole di Messina e provincia: gli alunni con disabilità sono 2121, dei quali 1230 presentano connotazione di gravità; per loro è stato richiesto il numero massimo di ore, con un rapporto alunni/docenti di 1:1. I docenti di sostegno assegnati a Messina e provincia sono in totale 1300 e di questi, 1230 dovrebbero essere utilizzati per gli alunni gravi, 70 dovrebbero garantire il diritto allo studio a 891 alunni che non presentano connotazione di gravità. Con questi presupposti, nessun alunno avrebbe garantito il pieno ed incondizionato diritto allo studio e le famiglie, anche quest’anno, così come in passato, saranno costrette a rivolgersi al Tar, per avere garantito il diritto allo studio dei propri figli.
“Sfida, ha concluso la Merlo, intende denunciare che l’ufficio scolastico regionale, con questo modo di operare verso la disabilità, continua, per la provincia di Messina, ad agire nell’illegalità più assoluta, senza considerare le richieste corrette dell’ufficio scolastico provinciale di Messina.”
Massimo Natoli