PATTI – Servizi sociali: Comune nella bufera. Nomi di spicco raggiunti da avvisi di garanzia
Turbata libertà degli incanti, frode, corruzione, concussione e truffa aggravata. Con queste accuse sono finiti ai domiciliari Michele Cappadona, Giuseppe Pizzo, Giuseppe Busacca e Salvatore Colonna. I primi due sono rappresentanti di due cooperative sociali che operano a Patti; il terzo è di Milazzo e opera anch’egli nel settore assistenziale, mentre il quarto è un funzionario del Comune di Patti.
Le misure cautelari da cui sono stati raggiunti, emesse dal gip su richiesta della locale Procura, sono state motivate dal sospetto di aver promosso e organizzato, in forma associata, un sistema illegale di aggiudicazione di appalti pubblici per l’assegnazione di servizi di assistenza socio-sanitari.
Nell’ambito della stessa operazione, denominata “Patti e Affari”, sono stati notificati circa quaranta avvisi di garanzia per dei soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda. Tra questi anche nomi di spicco nel panorama politico e amministrativo pattese. Su tutti il sindaco di Patti, Mauro Aquino, il presidente del consiglio comunale Giorgio Cangemi, il vice presidente Alessio Papa, l’assessore Nicola Molica, i consiglieri comunali Domenico Pontillo e Nicola Giuttari, l’ex sindaco Giuseppe Venuto, l’ex vice sindaco Francesco Gullo e il sindaco di Librizzi Renato Cilona.
Nella bufera anche Tindaro Giuttari (divieto di dimora), Luciana Panissidi (funzionaria del Comune soggetta alla sospensione dall’ufficio) e Carmelo Zeus (funzionario del Comune di Piraino, soggetto alla sospensione dall’ufficio).
Redazione da Comunicato