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PATTI – Giovani sprezzanti del pericolo. Tuffi dal pontile in sella alle biciclette

PATTI – Giovani sprezzanti del pericolo. Tuffi dal pontile in sella alle biciclette
Agosto 11
18:31 2015

A pesce, a bomba, con capriola in avanti o all’indietro oppure di pancia (e sono dolori!). Chi non si è mai avventurato in un tuffo da uno scoglio, da un pedalò, da una barca o dalle spalle del volontario di turno? Passatempo più amato dai ragazzi, non disdegnato nemmeno dai più adulti, i tuffi sono proprio un classico dell’estate al mare. Basta trovare il luogo ideale da cui lanciarsi in acqua.

E a Patti Marina il luogo ideale sembra sia diventato il pontile per pescherecci, dove, dopo la recente apertura, decine di ragazzi si ritrovano per sfoggiare le loro capacità atletiche lanciandosi dalla passerella di attracco. Ma la prudenza non è mai troppa e così un ragazzo pochi giorni fa si è fratturato un braccio dopo essere inciampato nel momento dello slancio, andando ad impattare contro i piloni sottostanti.

Nulla di grave, ma poteva di certo andare peggio. Ma la cosa più sorprendente è che in molti si lanciano dalla passerella direttamente con le biciclette. Spettacolo davvero inusuale che domenica pomeriggio ha attirato l’attenzione di parecchi bagnanti suscitando l’ilarità generale. Proprio così: una bella rincorsa in sella alla propria bici e via giù dal pontile. E c’è addirittura chi racconta di un tuffo a bordo di un carrello della spesa! A questo punto non vorremmo fare i bacchettoni: ma l’area di attracco non dovrebbe essere interdetta ai non autorizzati? I tuffi sono sempre una cosa meravigliosa, ma la sicurezza e l’incolumità delle persone dovrebbero avere la priorità su tutto. Insomma, non vorremmo che il pontile di attracco si trasformi in un trampolino di tuffi per giovani incoscienti e sprezzanti del pericolo.

 

Redazione

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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.