PATTI – Il flop della mozione di sfiducia, Gregorio fa saltare il banco e Aquino resta in sella
Niente mozione di sfiducia per Mauro Aquino: le forze di opposizione non trovano i numeri e il primo cittadino rimane ancora in sella, apprestandosi a chiudere il quinquennio amministrativo da sindaco. Molto probabilmente si arriverà a fine mandato senza stravolgimenti, a parte quelli interni ad un’opposizione che sembra non riuscire più a trovare il bandolo della matassa.
A far saltare il banco è Mariella Gregorio Nardo, ultima transfuga, insieme a Di Dio Calderone, della coalizione che regge Aquino ed espressione di un gruppo che nonostante abbia preso le distanze dalla squadra amministrativa dimostra di avere ancora tutte le intenzioni di ricucire lo strappo in vista delle prossime amministrative.
Intanto dalla riunione fiume di mercoledì sera emerge un dato incontrovertibile: il vasto fronte dell’opposizione rimane vittima di una scopertura troppo anticipata che si è infine risolta in un nulla di fatto e che sembra rafforzare le posizioni del giovane avvocato pattese a meno di un anno dal rinnovo delle cariche elettive.
Scontata la presa di distanza di Nico Giuttari, Placido Salvo, Giovanni Franchina e Domenico Pontillo, un po’ meno quella di Mariella Gregorio, di Rosolino Sidoti (Udc) e, soprattutto, di Giorgio De Luca che si pone in controtendenza rispetto agli altri due consiglieri del gruppo Venuto (il presidente del consiglio Cangemi e Di Santo). E alla fine la conta delle mani alzate ha interrotto i giochi: 13 sì non sono pochi, eppure non sono bastati a mandare a casa Aquino e la sua giunta. In sintesi, abbiamo scherzato.
Redazione