PATTI – Turismo a Patti – Dati in crescita ma ricadute economiche ancora esigue (di Giuseppe Giarrizzo)
Presenze turistiche in aumento sul territorio pattese. A confermarlo sono i dati del Servizio turistico regionale che segnano un + 16,60% a luglio e un + 13,60% ad agosto rispetto agli stessi mesi del 2013.
A far schizzare i dati di luglio sono gli italiani che contribuiscono all’incremento delle presenze con un + 17,31%, mentre gli stranieri fanno registrare un + 15,40%. In testa, tra i vacanzieri d’oltralpe, ci sono danesi, olandesi e tedeschi seguiti a ruota dagli inglesi.
E mentre questi ultimi sembrano optare per gli esercizi alberghieri (i dati parlano di un 327,87% in più di presenze negli hotel rispetto al luglio del 2013), gli italiani preferiscono di gran lunga campeggi, affittacamere e b&b che centrano un positivo 45,79% in più di prenotazioni rispetto alla stagione passata.
Come già accennato, anche agosto segna incrementi incoraggianti, anche se la presenza straniera risulta in calo: – 9,99% negli esercizi extralberghieri e -15,25% in quelli alberghieri per una flessione totale che si attesta sul – 10,47%. A metterci una pezza sono ancora una volta gli abitanti del bel paese che fanno registrare un incremento del 42,25% negli esercizi extralberghieri, dato che compensa il – 4,09% degli hotel. Complessivamente la presenza degli italiani ad agosto si attesta dunque sul + 17,75%.
Ma al di là dei numeri resta da capire quanto il trend positivo del 2014 abbia realmente influito sul tessuto turistico ed economico del centro cittadino. La sensazione generale è che le ricadute siano ancora troppo esigue per via del solito problema: l’incapacità di legare le più gettonate mete del vasto territorio comunale al nome di Patti.
Qualche esempio: la mancanza di servizi di escursioni sottocosta tra Mongiove e Marinello spingono i turisti ad orbitare su Oliveri piuttosto che su Patti, complice anche la vicinanza territoriale della riserva al primo Comune; i collegamenti tra Patti e Tindari risultano ancora insufficienti e i turisti che giungono sul colle sacro si limitano a visitare il santuario e l’area archeologica snobbando il centro città, complici anche lo stato di abbandono della Villa Romana e le precarie condizioni del centro storico; infine il Tindari Festival continua a rappresentare una kermesse di livello che, tuttavia, a parte qualche eccezione, rimane chiusa tra le mura del teatro greco e non è in grado di generare importanti ricadute sulla città.
Insomma, se da un lato i numeri confermano un certo appeal da parte del litorale pattese, dall’altro emerge con ogni evidenza la necessità di lavorare sodo per caratterizzare la città come centro gravitazionale dei turisti che ogni anno scelgono questa porzione di Sicilia per godere delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche e storico-monumentali che è in grado di offrire.
Giuseppe Giarrizzo