MILAZZO – Prostituzione. Apparterrebbe a un prete uno degli appartamenti sequestrati il 21 aprile in zona Spiaggia di Ponente
In un condominio in zona Spiaggia di Ponente a Milazzo, stanchi del continuo via vai, i vicini chiedono l’intervento degli agenti della Polizia di Stato di Milazzo, che poco piu’ di una settimana fa hanno provveduto al sequestro di due appartamenti, che venivano utilizzati per sfruttamento della prostituzione.
Il provvedimento, disposto dal GIP presso il Tribunale di Barcellona P.G., dott. Salvatore Pugliese, su richiesta del Procuratore dott. Emanuele Crescenti e del Sostituto Federica Paiola, scaturisce da una capillare attività di indagine effettuata dal Commissariato di P.S. di Milazzo e coordinata dalla citata Procura
Con un meccanismo ben rodato, le prostitute, tutte giovani donne provenienti dall’America Latina, contattavano gli indagati che poi si adoperavano per collocarle nello stabile, divenuto ormai scenario di un continuo andirivieni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
La proficua attività di meretricio in funzione da mesi dava occupazione a decine di donne che per 50-70 euro offrivano le proprie prestazioni ai clienti, sia di giorno che di notte, facendo guadagnare ai proprietari circa 500 euro.
Il lavoro dei poliziotti ha permesso l’identificazione dei proprietari degli immobili – siti all’interno di uno stesso stabile – e di una terza persona, che davano in locazione o subaffittavano gli appartamenti percependo canoni mensili ben più alti rispetto l’attuale valore di mercato e soprattutto rispetto quanto dichiarato.
Il prezzo per casa variava ed era possibile affittarla mensilmente o anche settimanalmente all’occorrenza. Luce e gas erano extra. Il tutto veniva versato per lo più brevi manu e in contanti.
Secondo quanto appreso, dalle verifiche degli inquirenti, il proprietario di uno dei due appartamenti posti sotto sequestro risulterebbe essere un prete, mentre l’altro , di proprietà di una dipendente comunale.
Redazione